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direttore Paolo Pagliaro

Scuola a distanza
svolta storica

Scuola a distanza <br> svolta storica

di Paolo Pagliaro

(16 marzo 2020) L’epidemia di coronavirus sta mettendo alla prova anche la tenuta del sistema educativo. Le scuole sono aperte ma le lezioni sono sospese, e nessuno sa dire quando potranno riprendere. Più passano i giorni più si cerca di trasferire on line la didattica. Non tutte le scuole sono dotate di lavagne interattive multimediali, e non tutte le famiglie hanno gli strumenti per connettersi, anche se la maggioranza può farlo. La banda larga ultraveloce raggiunge il 24% della popolazione, contro una media europea del 60%.
Ma le reti di comunicazione stanno tenendo, nonostante l’impennata del traffico e delle connessioni a Internet. Le grandi compagnie come Vodafone, Tim, Fastweb, WindTre e Iliad hanno varato iniziative gratuite, anche in termini di offerte di Giga, per aiutare docenti, studenti e famiglie.
C’è un fiorire di iniziative. I ministeri dell’istruzione e dell’Università hanno aperto e aggiornano frequentemente una pagina internet dedicata al coronavirus e alla didattica a distanza. Ci sono le piattaforme specializzate, i materiali multimediali, il servizio di assistenza per insegnanti e dirigenti.
Ci sono blog molto seguiti come Felici di Studiare, che propone un kit di didattica a distanza facilmente accessibile anche a chi preferisce – o è costretto a preferire - l’analogico. Ci sono le iniziative della Treccani, di Tuttoscuola, della Fondazione Agnelli, di molte università, a cominciare da quella di Padova che ha messo on line tremila insegnamenti e connette in contemporanea oltre 20 mila studenti.
Trovano una nuova ragion d’essere i registri elettronici, ma anche Skype, Zoom, WhatsApp. E’ una rivoluzione da cui la scuola italiana uscirà cambiata si spera per sempre.

(© 9Colonne - citare la fonte)