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CORONAVIRUS, I SEI CEPPI DELLA SARS-COV-2 CHE CONTINUA A MUTARE POCO

CORONAVIRUS, I SEI CEPPI DELLA SARS-COV-2 CHE CONTINUA A MUTARE POCO

Ci sono almeno sei ceppi principali del coronavirus SARS-CoV-2, il responsabile della pandemia di COVID-19. Ma nel complesso il virus continua a mutare poco, e questa è una buona notizia in vista dello sviluppo di vaccini efficaci.

Sono le conclusioni principali del più grande studio realizzato finora sul sequenziamento del SARS-CoV-2. Realizzato da ricercatori dell’Università di Bologna e pubblicato sulla rivista Frontiers in Microbiology, lo studio nasce dall’analisi di 48.635 genomi del coronavirus, isolati nei laboratori di tutto il mondo. Gli studiosi hanno così potuto tracciare la distribuzione geografica e la frequenza delle diverse mutazioni che SARS-CoV-2 ha subito nel corso della sua diffusione su tutti i continenti.

Il primo dato che emerge è una buona notizia: il coronavirus continua a mutare poco, circa 7 mutazioni in media per campione, meno della metà di quanto accade con il virus dell’influenza.

“Il coronavirus SARS-CoV-2 è probabilmente già molto ben ottimizzato per attaccare gli esseri umani e per questo non sembra avere molta spinta dal punto di vista evolutivo”, spiega Federico Giorgi, ricercatore dell’Università di Bologna che ha guidato lo studio. “Questo ci dice che le cure in corso di sviluppo, a partire dal vaccino, potrebbero al momento essere efficaci per tutti i ceppi virali esistenti”. (red – 27 lug)

(© 9Colonne - citare la fonte)