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direttore Paolo Pagliaro

La giustizia in nome
del dollaro sovrano

La giustizia in nome <br> del dollaro sovrano

di Paolo Pagliaro

(6 agosto 2020) Gli Stati Uniti sono l’unico paese al mondo che esercita la propria giurisdizione anche su imprese straniere, con la giustificazione che l’utilizzo del dollaro per le transazioni va interpretato come l’accettazione, da parte delle aziende, della sovranità americana. In base a questo principio, che è una versione moderna della legge del più forte, attivano da Washington multe salatissime per chi fa affari con Paesi sotto embargo come Libia, Siria, Cuba, Sudan, Iran o Russia , dove l’embargo è in molti casi quello deciso unilateralmente dagli Stati Uniti.
Questa potestà extraterritoriale, che nessuno ha la capacità di contrastare, ha fatto sì che un paio di anni fa l’italiana Unicredit fosse condannata dagli americani pagare una multa da 1 miliardo e 300 milioni di dollari. Ora la questione torna d’attualità dopo che, alla fine di luglio, il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha affermato che gli Stati Uniti faranno tutto ciò che è in loro potere per assicurarsi che il gasdotto Nord Stream 2 non venga ultimato, “a tutela dell’indipendenza energetica dell’Europa dalla Russia”. E questo anche se il progetto è giunto ormai quasi al termine, poiché resta da completare il 5% dell’intero condotto di 1200 chilometri che collegherebbe le spiagge russe di Ust-Luga a quelle tedesche di Greifswald. Nel mirino di Trump ci sono le cinque società energetiche europee coinvolte: Engie (Francia), Omv (Austia), Shell (Olanda/Regno Unito), Uniper e Wintershall (Germania), oltre a 120 imprese di 12 Stati europei, Decine di migliaia di posti di lavoro.
Gli Stati Uniti sostengono che il gasdotto aumenterebbe la dipendenza dell'Europa dalla Russia, mettendo quindi in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti. Ma in realtà – come fa notare il quotidiano economico tedesco Handelsblatt - gli americani vedono nell'Europa un redditizio mercato per il loto (più costoso) gas di scisto. Questa volta, dato che in ballo ci sono gli interessi oltre che della Russia anche di mezza Europa e soprattutto della Germania, è possibile che nelle Corti e negli organismi internazionali si arrivi allo showdown e si ponga un limite alla giustizia transfrontaliera amministrata in nome del dollaro sovrano.

(© 9Colonne - citare la fonte)