Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La mano nera
dell'usura

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

 

LA “MANO NERA” DELL’USURA

 

“Il lockdown ha fatto saltare interi settori e fallire le aziende che erano in difficoltà o perché meno innovative o perché poco capitalizzate e strutturate” afferma Luciano Gualzetti, presidente della fondazione San Bernardino e direttore della Caritas Ambrosiana all’interno del libro dal titolo “La mano nera. L’usura raccontata da chi è caduto nelle mani di strozzini e clan”, scritto a quattro mani da Luigi Ciatti e Salvatore Giuffrida (Infinito Edizioni). L’analisi di Gualzetti continua in modo puntuale affrontando l’evoluzione del fenomeno legato all’usura in tempi di Covid-19 con queste parole: “Da un’emergenza sanitaria si è passati immediatamente a una crisi economica e sociale che ha colpito, insieme al mondo produttivo, anche i soggetti più fragili non solo per le condizioni di salute, ma anche i cosiddetti vulnerabili perché in difficoltà economica o già indebitati. C’è il fondato timore che la sofferenza delle famiglie e delle imprese toccherà livelli ancora più gravi di quelli sperimentate nella recente crisi finanziaria. La Caritas Ambrosiana e le fondazioni antiusura come la San Bernardino, ma anche molte istituzioni pubbliche, hanno fin da marzo 2020 segnalato, insieme al rischio di precipitare in povertà di molte famiglie e imprese, la maggior esposizione ai processi di indebitamento e usura per bisogno di denaro per ripartire da cui è afflitto l’intero il sistema economico. Tutti siamo chiamati a creare gli anticorpi sociali contro la paura e la sfiducia, per favorire inclusione, solidarietà e l’accesso al credito legale”. “La mano nera è un libro importante, ricco di testimonianze di uomini e donne che hanno subìto il trauma dell’usura e che, dopo aver toccato il fondo, hanno trovato la forza in loro stessi e nelle persone e strutture che sono state loro accanto per rinascere. Salvatore Giuffrida (Roma, 1977), laureato in Scienze politiche, completa gli studi presso la Sioi (Società italiana organizzazioni internazionali). Giornalista, inizia a scrivere nel 2007 per Il Giornale di Ostia. Ha collaborato con diverse testate italiane e straniere, tra cui Radio Vaticana oltre che alla realizzazione di diversi documentari. Dal 2015 scrive per la Repubblica occupandosi di cronaca romana, economia, terzo settore e inchieste. Nel 2019 ha ricevuto il premio Legalità dal Comune di Fiumicino. Ha preso parte al libro I dimenticati (Infinito edizioni, 2020). Luigi Ciatti (Roma, 1965), laureato in Giurisprudenza, avvocato cassazionista, nel 1996 è tra i soci fondatori dell’Ambulatorio Antiusura onlus, di cui ha poi assunto la presidenza nel 1998. Vicepresidente della Fai (Federazione antiracket italiana) e del Centro studi per la legalità finanziaria, è consulente della Fondazione Adventum onlus – Fondo per la solidarietà e l’antiusura. Dal 2017 è Gestore della crisi da sovraindebitamento presso l’Organismo di composizione della crisi dell’Ordine degli avvocati di Roma. Ha preso parte al libro I dimenticati (Infinito edizioni, 2020).

 

 

 

 

 

GRASSI, STREHLER, DE BOSIO: REGISTI TRA DITTATURA E REPUBBLICA

In un periodo in cui i teatri sono chiusi e tutte le attività ad essi legati sono bloccate è necessario riportarle al centro, magari rileggendo la storia di questo importante luogo della cultura per scoprire che esso è lo specchio della società in cui nasce e in cui essa può riflettere su se stessa. È uscito il libro “Teatro al centro Grassi, Strehler, de Bosio: registi tra dittatura e repubblica” (Edizioni Menabò) di Fabrizio Pompei, (docente di Storia dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Firenze). Il volume fa parte della rinnovata Collana di Studi storici dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea (IASRIC) che rappresenta il punto di incontro di docenti, studenti, dottorandi e dottori di ricerca, ricercatori e appassionati al tema della Storia moderna e contemporanea. La generazione degli anni Venti ha sentito una profonda esigenza di rinnovamento teatrale che ha visto nel teatro il luogo fisico e mentale nel quale interrogarsi anche sul senso della propria esistenza. Il rinnovamento teatrale contraddistinto dalla nascita della regia è perseguito da quella generazione di teatranti costituita dagli intellettuali cresciuti negli anni del fascismo che nel dopoguerra sono diventati punto di riferimento per la rinascita del teatro italiano. Gli eventi teatrali che l’autore prende in esame nel volume sono quelli compresi tra il 1942 e il 1947 anni in cui si afferma la figura del regista. Attraverso lo studio e l’analisi delle vicende di Paolo Grassi, Giorgio Strehler e Gianfranco de Bosio, viene ricostruito il percorso di un’intera generazione che, nata all’interno del Ventennio, supera la caduta del regime, l’armistizio, la resistenza e la proclamazione della Repubblica. Sulla base degli studi esistenti e di fonti storiche dirette, come lettere e testimonianze inedite dei protagonisti del volume, interviste, si ripercorrono i primi anni di attività dei giovani registi, che, attraverso momenti di esaltazioni e di crisi profonde, di successi e di cadute, danno vita ad un momento storico particolarmente denso per la vita del teatro nel Paese. Un importante contributo al chiarimento di un periodo caratterizzato da forti luci e scure ombre è l’intervista a Gianfranco de Bosio, l’ultimo testimone ancora in vita di questa “generazione in fermento”. Protagonista della Resistenza, esponente di spicco della lotta contro il nazifascismo, componente del CLN di Verona, è tra i primi, insieme a Strehler, a intraprendere la strada della regia in Italia. Lo spettacolo dal vivo è quindi lo specchio in cui la società civile in cui nasce ed è il luogo in cui essa può riflettere su sé stessa e, come afferma Gabriele Lavia nell’introduzione “poiché il teatro è un’arte. È un’arte complessa. È l’arte dell’uomo attraverso l’uomo. Non ha mediazioni, non ha tele, non ha marmi, non ha nient’altro che l’uomo, che il corpo, che la voce, che il respiro, che in greco si dice psyché: anima. E questo è tutto”.

 

 

BEPPE SALA, LETTERE DALLE CITTA’ DEL FUTURO

Un libro per ragazzi sul futuro del vivere in città, a firma del primo cittadino di Milano. Tutto questo è “Lettere dalle città del futuro” di Beppe Sala (De Agostini). “Ciao! Io mi chiamo Beppe Sala e mentre scrivo queste righe sono il sindaco della città di Milano – si legge nella presentazione del testo - Ultimamente mi è successa una cosa parecchio strana e bella, e vorrei raccontartela. Sì, proprio a te: lo sai tenere un segreto? Devi sapere che in comune a Milano, sulla mia scrivania, c’è una specie di macchina del tempo, anche se all’apparenza è una semplice scatola. Lì dentro conservo la mia collezione di lettere e, in mezzo a quelle spedite dai miei amici, mi è capitato di trovarne alcune scritte da ragazze e ragazzi che non ho mai visto e che abitano nel futuro. Hai capito bene, proprio nel futuro. Grazie a loro ho davvero viaggiato nel tempo, e anche per il mondo: sono stato in giro per i quartieri pedonali di Londra, mi sono lanciato in una gara in bicicletta tra le vie di Parigi e ho persino esplorato la foresta cittadina di Freetown! Tutto questo lavoro d’immaginazione mi è stato di grande aiuto per il mio incarico di sindaco. Ma te l’ho detto: è un segreto. Se ti va, puoi condividerlo con me, leggendo le lettere che ho raccolto e commentato nelle pagine di questo libro. Ci troverai un sacco di cose che ti riguardano molto da vicino e che hanno a che fare con le magliette che indossi o con i posti in cui passi il tempo con gli amici e addirittura con la bontà dell’aria che respiri! Ti entusiasmeranno o ti faranno riflettere. E lettera dopo lettera, scoprirai anche tu come possiamo costruire già da oggi il mondo di domani”.  Sala è uno dei protagonisti di spicco della politica italiana. Come sindaco di Milano ha guidato la rinascita della città, con l’obiettivo di farne un modello di riferimento per l’Italia all’altezza delle capitali europee e mondiali. Da aprile 2020 è a capo di C40 for a Green and Just Recovery, la task-force dei sindaci del mondo impegnati per la ripresa delle città post CoViD-19.

 

 

CENTENARIO PCI, SEGRETI BOTTEGHE OSCURE NEL LIBRO ‘BERLINGUER E IL DIAVOLO’

Qual è il legame politico-economico che univa l’Unione Sovietica al Partito Comunista Italiano? A cento anni dalla fondazione del PCI - avvenuta a Livorno il 21 gennaio 2021, con la denominazione di Partito comunista d’Italia, e i cui organi direttivi hanno avuto per anni la sede centrale a Roma, in Via delle Botteghe Oscure - affrontano il tema i giornalisti Francesco Bigazzi e Dario Fertillio, nel libro Berlinguer e il diavolo. Dall’oro di Stalin al petrolio di Gorbaciov i grandi segreti di Botteghe Oscure. Un saggio storico in cui gli autori ripercorrono le tappe nevralgiche del passato della sinistra italiana, dai tempi del rapporto per molti tratti oscuro e controverso con il regime stalinista alla segreteria di Enrico Berlinguer. All’interno rivelazioni importanti su finanziamenti illeciti, forniture di armi e operazioni di spionaggio: storie ancora oggi avvolte nel silenzio e nel mistero, a oltre trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e dalla «svolta della Bolognina» che ha sancito la fine del PCI. Nelle pagine del libro l’uomo e la figura politica di Enrico Berlinguer vengono messi a nudo, pur riconoscendo al personaggio grande carisma e dignità storica. Sette capitoli da leggere tutti d’un fiato per avere una visione originale e spesso taciuta del modus operandi del Partito Comunista Italiano. Edito da Paesi Edizioni, Berlinguer e il diavolo. Dall'oro di Stalin al petrolio di Gorbaciov i grandi segreti di Botteghe Oscure, di Francesco Bigazzi e Dario Fertilio, è disponibile nelle librerie e negli store online a partire dal prossimo 21 gennaio, in concomitanza con la ricorrenza dei cento anni dalla fondazione del Partito Comunista Italiano. Francesco Bigazzi, giornalista e saggista, è stato ricercatore del Cnr. Già direttore dell’Ansa, poi corrispondente del Giorno e di Panorama, è stato collaboratore di numerose riviste scientifiche, settimanali e quotidiani. Dal 2004 al 2009 è stato addetto stampa e cultura presso il consolato generale di San Pietroburgo. È uno dei massimi esperti italiani del dissenso dell’Est europeo, un argomento a cui ha dedicato numerosi libri e saggi. Dario Fertilio è un giornalista e scrittore di origine dalmata. Autore eclettico, alterna saggio e romanzo, racconto e fantasia, intervista e conversazione, scritto politico e meditazione. Dal 1972 si occupa di letteratura, storia, politica al Corriere della Sera. Ha fondato nel 1998 i Comitati per le Libertà, un movimento internazionale per l’affermazione dei diritti fondamentali.

 

 

PAOLO BRICCO RACCONTA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

“Cassa Depositi e Prestiti. Storia di un capitale dinamico e paziente. Da 170 anni”. Questo il titolo del saggio di Paolo Bricco pubblicato per Il Mulino.   Cassa Depositi e Prestiti è un’istituzione strettamente legata alla storia del nostro Paese. Ripercorrendone l’operato dalla fondazione a oggi vediamo scorrere le vicende degli ultimi 170 anni: l’unificazione, le grandi trasformazioni economiche di fine Ottocento, la modernizzazione industriale dei primi del Novecento e gli effetti della Prima guerra mondiale, la crisi degli anni Trenta e le politiche per il Mezzogiorno del secondo dopoguerra. In tutti questi passaggi cruciali, Cassa Depositi e Prestiti, con la sua funzione strategica di raccolta e reinvestimento del risparmio postale, è stata per l’Italia una vera e propria infrastruttura finanziaria. Oggi, a 170 anni dalla sua fondazione e dopo essere divenuta una Società per azioni, CDP si conferma un’istituzione chiave per lo sviluppo delle infrastrutture, delle società strategiche e del sistema economico‐industriale dell’Italia, promuovendo l’economia nazionale e mantenendo inoltre un ruolo attivo sullo scenario globale. Bricco, giornalista e scrittore, è inviato del “Sole 24 Ore”, specialista in economia e politica industriale. Ha pubblicato diversi saggi di argomento storico-economico. Tra i suoi libri ricordiamo “L’Olivetti dell’Ingegnere (1978-1996)” (Il Mulino, 2014) e “Marchionne lo straniero” (Rizzoli, 2018).

 

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