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Famiglia, Drago (FdI): volontà politica per sostenere "Vita Nascente"

Roma, 25 mar – "Il sostegno legislativo alla 'vita nascente' deve essere intanto legato a una volontà politica. Le proposte politiche ci sono, sono depositate anche da tempo e bisognerà chiaramente avere la possibilità che queste proposte vengano incardinate nelle commissioni, chiaramente questo dipende dalla volontà della maggioranza attuale". Così la senatrice di Fratelli d'Italia Tiziana Drago, parlando con 9colonne a margine della conferenza stampa tenuta alla Camera in merito all'obiettivo di istituire il 25 marzo come ricorrenza nazionale per riscoprire "la bellezza della vita, della genitorialità e della natalità", scopo del primo Festival nazionale per la Giornata della Vita Nascente, che si terrà sabato 27 marzo in modalità virtuale sui canali social delle oltre 40 associazioni promotrici e sul sito giornatavitanascente.org. "Abbiamo depositato – continua la senatrice Drago - una mozione nel mese di dicembre, che ha visto coinvolti più di 30 senatori del centrodestra, quindi la ex maggioranza compresa Italia Viva non ha sottoscritto nulla e questo lo ritengo un atto veramente discutibile, ma ci si può sempre riprendere. Da anni porto avanti un impegno socio-politico su questi temi e ho sempre visto nei decenni precedenti che non c'è partito politico che si salvi, in ogni governo abbiamo assistito alla tendenza a decantare la famiglia ma poi di fatto a non sostenerla". "Per quanto mi riguarda intendo urgente operare la riforma dell'Isee, e quel punto sì che l'assegno unico diventerebbe strutturale" continua la senatrice di Fdi, secondo cui "un altro elemento che ritengo urgente e importante è quello del congedo parentale, noi dobbiamo fare in modo che le famiglie vengano messe nelle condizioni di poter scegliere, la filosofia del bambino che nasce e viene subito indirizzato in un asilo nido io non la condivido. Occorre dare la possibilità alle famiglie, non necessariamente ricorrendo ai nonni, di scegliere di poter seguire il bambino da 0 a 3 anni e il congedo parentale anziché limitarlo da 0 a 6 mesi con una decurtazione dello stipendio del 70%, dovrebbe essere esteso da 0 a 3 anni con una decurtazione del 60%. Per papà e mamma ovviamente, poi all'interno della coppia si dovrà decidere chi dovrà seguire il bambino, inutile dire che psicologicamente è importantissimo che il bambino possa trascorrere i primi mesi con la mamma. Nel passaggio dalla vita intrauterina al nostro mondo – conclude la senatrice - il bambino deve essere accompagnato ed è importante la presenza della mamma". (PO / Roc) ////

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