Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

COSI’ RAI E TIM SFIDANO
LA RIVOLUZIONE DEL 5G

Come cambierà il mondo con la rivoluzione del 5G, un mondo ancora in parte sconosciuto agli stessi operatori della telefonia mobile, la vera novità che consentirà l’interazione tra oggetti: domotica, telemedicina, auto a guida autonoma, e tanto altro, tra cui una vasta gamma di servizi per la quotidianità. Sarà un mondo “in cui non sono più le voci a essere importanti ma i dati – spiega il presidente di Tim Salvatore Rossi  al Festival dell’Economia di Trento – Tim ha già abilitato una fabbrica veneta a collegare i robot impiegati in 5G. il 5G cambia la faccia del mondo perché abilita la connessione tra oggetti per fare cose che possiamo immaginarci e altre che nemmeno possiamo”. Fondamentale sarà in questo senso utilizzare al meglio i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati proprio alla transizione digitale. Transizione digitale nella quale un ruolo importante potrebbe rivestire la Rai, nel rinnovato compito di soggetto educatore:  come nel secondo dopoguerra il servizio pubblico contribuì a insegnare un linguaggio unico agli italiani, così ora può aiutare a diffondere un nuovo linguaggio digitale. Per Elena Capparelli, direttrice di Rai Play e del settore digital, “il momento è veramente cruciale. Oggi trovare l’utente nel momento in cui dispone del suo time budget è la vera sfida: la popolazione on demand è in lenta e progressiva ascesa, Rai Play in questo è cresciuta di oltre il 20% nel maggio 2021. C’è un processo di alfabetizzazione che ci interessa molto, e l’aspettativa che la Rai aiuti a vivere meglio questo cambiamento. Tutto questo non cancella il passato, la tv tradizionale gode di ottima salute, è un tempo in cui i modelli sono ibridi e tenerne conto è la chiave. Rai play può insegnare un nuovo linguaggio digitale”.

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