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Femminicidio, Valente (Pd): in riforma processo civile salto culturale

Roma, 24 set - La Riforma del processo civile, votata recentemente in Senato, va nella giusta direzione "nella lotta alla violenza maschile sulla donna" perché si pone l'obiettivo  "di cambiare prospettiva  e  leggere correttamente la violenza". La senatrice Valeria Valente, presidente della commissione d'Inchiesta sui Femminicidi, intervistata alla Camera  da 9Colonne a margine del convegno 'Femminicidi prospettive normative', torna su uno dei punti cardine della sua battaglia politica, quello di dare una giusta lettura alla violenza femminile. "I femminicidi - spiega -  arrivano perché un uomo si sente in diritto di abusare di una donna, non perché lei  ne sia la causa o, in qualche modo, lo abbia provocato. In Italia dobbiamo fare questo salto culturale". La senatrice dem sottolinea come nel riforma del processo civile si stia cercando di introdurre questo passaggio culturale, "abbiamo fatto un lavoro importante, non solo dal punto di vista simbolico, ma anche pratico - dice -  perché far entrare la violenza anche nel civile significa aiutare tante donne che in quel procedimento finiscono per subire le violenze anche da parte del sistema e non solo degli autori violenti.  Molte di loro, infatti, nei procedimenti civili finiscono per essere messe sotto accusa da pregiudizi e stereotipi sessisti che convivono, purtroppo, ancora nelle nostre aule di giustizia". Nove donne su 10 però ancora non denunciano "perché temono di uscire schiacciate e vittimizzate da un sistema che a volte rischia di fallire e che forse non sa ancora usare al meglio gli strumenti che dovrebbero proteggerle" questo perché  "gli operatori chiamati a usarli devono essere specializzati  e adeguatamente formati, Questa è la seconda battaglia che dobbiamo portare avanti". (PO / Sca) ////

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