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Eniac, nel 1946 l’antenato del computer

14/2/1946

Eniac, nel 1946 l’antenato del computer

Il 14 febbraio 1946 all'Università della Pennsylvania viene presentato il primo calcolatore elettronico "general purpose" della storia. L'Eniac (Electronic Numerical Integrator e computer), funziona con 18mila valvole termoioniche e può compiere fino a 300 operazioni al secondo contro l'una soltanto di cui sono capaci i calcolatori elettromeccanici dell'epoca (è addirittura mille volte più veloce dell' Harvard Mark I, la "creatura" nata 3 anni prima alla Università di Harvard, considerata uno dei primi computer digitali elettromeccanici della storia). L'Eniac, che viene considerato l'antenato del computer, richiese 4 anni di lavoro per la sua messa a punto. Pesante 30 tonnellate, occupava uno spazio di 180 metri quadrati e per farlo funzionare occorrevano 160 kilowatt (al tempo più che sufficienti per l'illuminazione stradale di un quartiere di Philadelphia, e infatti alla sua prima accensione causò un black out in città). A causa dell'enorme calore prodotto, disperdeva un intenso odore di circuiti elettrici, trasformatori impregnati di olio isolante, cavi, legno, metalli surriscaldati e acidi vari (erano ben 500mila i contatti saldati a mano). La stessa cosa valeva per il rumore. Generava un cacofonico insieme di suoni provenienti dagli enormi impianti di condizionamento, dai 1.500 relè, dalle vibrazioni dei trasformatori e degli impianti di alimentazione dei circuiti. Lo stesso anno arrivò la risposta della Ibm: la produzione in massa (dove per "massa" si intende un centinaio di esemplari) del primo calcolatore elettronico prodotto in serie, il 603, che operava ad una velocità di 6mila schede all'ora, mentre le macchine elettromeccaniche della concorrenza viaggiavano a 600 schede all'ora. Quindi due anni dopo Big Blue presentò il Seec, il primo calcolatore a poter caricare un programma esterno e quindi il 604, il primo calcolatore a valvole a valvole intercambiabili che introdusse la modularità nelle macchine di calcolo e che fu il primo prodotto elettronico a segnare un "boom" nella storia del commercio elettronico, con la produzione di 5mila esemplari.

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