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L'eccidio di piazzale Loreto

10/8/1944

L'eccidio di piazzale Loreto

Il 10 agosto 1944 a Milano, in piazzale Loreto, la fucilazione di 15 partigiani e antifascisti ad opera sella legione Ettore Muti della Repubblica sociale italiana su ordine del capitano delle SS Theodor Saevecke, da allora noto come il boia di Piazzale Loreto, morto nel 2004 e rimasto impunito, conme gesto di rappresaglia per l’esplosione di una bomba in viale Abruzzi. Antonio Bravin, Giulio Casiraghi, Renzo Del Riccio, Andrea Esposito, Domenico Fiorani, Umberto Fogagnolo, Giovanni Galimberti, Vittorio Gasparini, Emidio Mastrodomenico, Angelo Poletti, Salvatore Principato, Andrea Ragni, Eraldo Soncini, Libero Temolo, Vitale Vertemati vennero prelevati dal carcere di San Vittore e i loro corpi, dopo essere stati fucilati all’alba vennero lasciati nella piazza fino al tramonto con un cartello con scritto “assassini”, sotto sorveglianza armata, impedendo ai familiari di accostarsi ai cadaveri. Il 29 aprile 1945 nello stesso piazzale Loreto verranno esposti i corpi di 18 gerarchi fascisti, tra cui quello di Benito Mussolini. Salvatore Quasimodo dedicò una poesia “Ai quindici di Piazzale Loreto”: Esposito, Fiorani, Fogagnolo, Casiraghi, chi siete? Voi nomi, ombre? Soncini, Principato, spente epigrafi, voi, Del Riccio, Temolo, Vertemati, Gasparini? Foglie d’un albero di sangue, Galimberti, Ragni, voi, Bravin, Mastrodomenico, Poletti? O caro sangue nostro che non sporca la terra, sangue che inizia la terra nell’ora dei moschetti. Sulle spalle le vostre piaghe di piombo ci umiliano: troppo tempo passò. Ricade morte da bocche funebri, chiedono morte le bandiere straniere sulle porte ancora delle vostre case. Temono da voi la morte, credendosi vivi. La nostra non è guardia di tristezza, non è veglia di lacrime alle tombe: la morte non dà ombra quando è vita”.

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