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Segreti e passione nel nuovo romanzo di Camilleri

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Segreti e passione nel nuovo romanzo di Camilleri

SEGRETI E PASSIONE NEL NUOVO ROMANZO DI CAMILLERI


Un raffinato gioco trascina i lettori di “Il Tuttomio”(Mondadori, pp. 147, 16 euro) attraverso i labirinti dell’amore e dell’eros. Arianna ha trentatré anni, ma il suo carattere è ancora infantile e selvaggio. Giulio, più grande e maturo, è affascinato da questa creatura sensuale e decide di occuparsi di lei. Dal giorno del matrimonio, Giulio ha il desiderio di accontentare in tutto e per tutto la moglie e offrirle tutto ciò che desidera, anche quello che lui non può più darle a causa di un grave incidente. Gli appuntamenti del giovedì diventano ben presto una routine nella vita della giovane coppia. Arianna incontra una volta a settimana un altro uomo, in un appartamento o in una cabina sulla spiaggia, sempre in presenza del marito. Questo accordo diventerà ben presto un gioco pericoloso. Le regole dettate da Giulio rischiano, ben presto, di essere infrante quando un ragazzo di diciannove anni si innamora della donna. Il segreto di Arianna è, però, un altro. Un segreto che la ragazza custodisce gelosamente: il “tuttomio”, un posticino ricavato in un angolo del solaio. Lì, dove nessuno può entrare, Arianna si confida con Stefania, una bambola di ceramica che considera la sua unica vera amica. Andrea Camilleri mette in scena, con un linguaggio limpido ed essenziale, una protagonista femminile straordinariamente inquietante.

COOPER CHIUDE LA TRILOGIA “DELLA BIBLIOTECA”


Dopo “La biblioteca dei morti” e “Il libro delle anime”, con “I custodi della biblioteca” (Nord, pp. 391, 19,60 euro, traduzione di G. Arduino) la fortunata trilogia di Gleen Cooper giunge all’epilogo. Gli scrivani dell’abbazia di Vectis si sono tramandati di generazione in generazione il compito di conservare, in una biblioteca sterminata, i libri contenenti la data di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi. Nel 1296 gli scrivani si sono tolti la vita tutti nello stesso istante, lasciando un’unica data in eredità: il 9 febbraio 2027. Siamo nel 2026, un anno prima dell’Apocalisse e il mistero si ripresenta come nel lontano 2009, quando molte persone avevano ricevuto una cartolina con la data della loro morte. Questa volta, i destinatari delle lettere sono tutti cinesi e il rischio di una crisi politica internazionale è imminente. Will Piper, ormai in pensione, credeva quella storia ormai appartenente al passato, ma sbagliava. Ogni cosa tornerà a ruotare intorno alla Biblioteca dei Morti e nuovi segreti saranno custoditi tra le pagine dei libri dell’Abbazia di Vectis. Chi sopravvivrà oltre l’orizzonte del 2027?

UNA CORSA “NEL VENTO” PER EMILIANO GUCCI


Si corre per mantenersi in forma, per vincere, per passione o per non pensare ai problemi quotidiani. Si decide di correre per tantissimi motivi. Il protagonista di questa storia sa fin da bambino di essere portato per la corsa, ma lo capirà solo quando il padre ucciderà il fratello a bastonate. Capirà, allora, di voler correre perché è l’unica possibilità di scappare dai mostri dell’infanzia e andare più lontano che può. Ai blocchi di partenza di una finale importante, con le telecamere puntate addosso, gli sponsor e un pubblico elettrizzato, si capisce che quella è una gara definitiva. Quanto impiega un centometrista per correre la sua gara? Dieci secondi circa. Il tempo, in questo caso, si dilata e i dieci secondi dell’atleta diventano anni. C’è tutto il tempo necessario per pensare alle opportunità perse, alla morte del fratello e a Caterina, il suo unico amore. Il maratoneta si lascia percorrere dalla memoria e dal dolore di un passato che torna vivido nella mente e la corsa si trasforma in un atto liberatorio e anestetico, necessario per potersi confrontare con se stessi. Emiliano Gucci, con “Nel vento” (Feltrinelli, pp. 144, 12 euro), trasforma la corsa dell’atleta in una metafora di vita: si corre per tantissimi motivi, per la salute, per paura di pensare o senza un motivo specifico, si corre e basta.

VI RACCONTO IL SIGNOR G


A dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, lo stretto collaboratore e grandissimo amico Sandro Luporini ha voluto regalare, insieme alla Fondazione Gaber, un libro che racconta chi era il signor G, restituendoci la sua forza interpretativa, lo stile dei suoi testi pieni di ironia ed entusiasmo. Luporini ci regala la possibilità, leggendo questo libro, di capire e conoscere la biografia di un grande artista e di un uomo particolare, curioso di tutto e pieno di energia. Sandro racconta il loro primo incontro, la decisione di collaborare e la prima canzone scritta insieme, “Suono di corda spezzata”. Sul finire degli anni Sessanta, poi, Gaber sente l’esigenza di un nuovo spazio di espressione e lo troverà nel teatro. Nasce l’idea comune di una storia con protagonista il signor G, un uomo che cerca di scappare dalle ipocrisie dell’ambiente borghese, dal quale lui stesso proviene. Il “Teatro Canzone”, fatto di monologhi e musica, avrà un grande successo e registrerà sempre il tutto esaurito. Il risultato di “G. Vi racconto Gaber” (Mondadori, pp. 311, 18 euro) è un Gaber puro, pieno di intelligenza e profondità intellettuale.

LA NUOVA FAVOLA DI LUIS SEPULVEDA


A quindici anni dal grande successo di “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, la nuova fiaba per grandi e per bambini firmata Luis Sepulveda si chiama “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” (Guanda, pp. 86, 10 euro, traduzione di I. Carmigiani). Lo scrittore ci racconta una splendida amicizia. Max è cresciuto in compagnia del suo gatto Mix. La storia segue lo sviluppo della loro amicizia e quando i protagonisti crescono le loro necessità cambiano, ma non muta l’affetto reciproco che li lega. Max, ormai cresciuto, va a vivere da solo, ma non si dimentica del suo amico Mix e cerca una casa comoda anche per l’amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, ormai invecchiato, è costretto a passare lunghe giornate in solitudine. Tutto cambia quando, un giorno, sente provenire rumori sospetti dalla dispensa e capisce che lì si sta nascondendo un topolino, Mex. Il filo rosso che unisce questa storia è la bellezza dell’amicizia vera e spontanea. Questa è la magia di Sepulveda.

(© 9Colonne - citare la fonte)