Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

CONCORRENZA, GUIDI:
UN RILANCIO RIFORMISTA

CONCORRENZA, GUIDI: <br> UN RILANCIO RIFORMISTA

Va bene il dialogo sul ddl concorrenza, ma che si arrivi a una determinazione in tempi brevi di quello che il governo considera "un rilancio riformista". E' l' appello che il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi lancia al Parlamento, quando in audizione spiega che "discutere può essere un bene perché possono venire fuori cose più utili, quindi ribadisco la totale apertura a un dibattito con tutte le categorie coinvolte. Ma sono convinta che siate tutti coscienti dell' urgenza di questo provvedimento, ribadita recentemente dalla commissione europea: nessuno meglio di voi può aiutarci a portare a conclusione un' analisi minuziosa ma rapida. Ci auguriamo di raggiungere non un compromesso al ribasso, ma anzi un rilancio riformista". Elaborato di concerto con l' Antitrust, spiega la Guidi, il ddl è talmente importante che "l' implementazione delle misure contenute produrrà un aumento del Pil dello 0,4% nel medio termine e dell' 1,2% nel lungo periodo". Il ddl interviene su tre direttrici: dal lato dell' offerta, tendendo alla libertà di accesso sul mercato di business innovativi; dal lato della domanda ampliando la scelta del consumatore; dal punto di vista del monitoraggio, accrescendo la possibilità di sanzionare gli abusi. Nel settore delle Rc Auto, per esempio, "le tariffe italiane sono certamente superiori a quelli della media europea, sia per l' incertezza e per gli importi dei risarcimenti, sia per una maggiore sinistrosità. Serve una maggiore chiarezza sulla materia bonus-malus e sulle classi di rischio".

 

Per quanto riguarda la maggior tutela del mercato di luce e gas per come è oggi strutturata, spiega il ministro Guidi, "risponde alle esigenze di un mondo che non esiste più. Il consumatore va reso mobile, anche per consentire una crescente sofisticazione del servizio che è incompatibile con l' attuale ingessamento della domanda". Ma le grosse novità riguardano fondamentalmente la gestione di Poste. "Un indiretto contributo alla spending review verrà dall' eliminazione dell' anacronistica riserva sulla consegna degli atti giudiziari consente di portare le dinamiche concorrenziali in un contesto dove, oltre tutto, il committente sono amministrazioni pubbliche" spiega Guidi. E quanto alla privatizzazione, "tutte le best practice ci spingono con forza verso la piena liberalizzazione del mercato prima, e non dopo, l' ingresso di soci privati".

(30 giu - PO / Sis)

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)