Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La mancata vittoria di Dorando Pietri

24/7/1908

La mancata vittoria di Dorando Pietri

Il 24 luglio 1908, Dorando Pietri, dopo una serie di incredibili successi in Italia e all’estero, partecipò alla maratona dell Olimpiadi di Londra. Per la prima volta, quell’anno, il percorso si snodava sui classici 42,125 km e l’atleta italiano dal fisico esile si era allenato per mesi per svolgerla al meglio. A Londra quel giorno c’era un caldo insolito e l’atleta di Carpi, durante la prima parte della gara, decise di mantenersi nelle retrovie, cercando di conservare le energie. La rimonta arrivò a metà gara quando in poco tempo recuperò numerose posizioni e al 39.mo minuto arrivò a superare il leader della corsa, il sudafricano Charles Hefferon. Ma, ad appena due chilometri dall’arrivo, Pietri iniziò a perdere lucidità a causa della stanchezza e della disidratazione. Sbagliò strada ed, esausto, cadde varie volte. I 75mila spettatori, radunati allo stadio di White City, erano in trepidazione per lui e alla fine, a soli 200 metri dal traguardo, Petri fu sorretto da un medico e da un giudice che lo aiutarono a tagliare il traguardo. La giuria considerò irregolare questa vittoria e assegnò il primo premio al secondo classificato, l’americano Johnny Hayes. Il giorno dopo la regina Alessandra, considerando ingiusta la decisione dei giudici, consegnò lo stesso una coppa d’argento a Dorando, da tutti considerato il vincitore morale della maratona.

(© 9Colonne - citare la fonte)