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direttore Paolo Pagliaro

POLIZIA, PANSA IL NUOVO CAPO:
UNA CARRIERA IN PRIMA LINEA

POLIZIA, PANSA IL NUOVO CAPO: <br>UNA CARRIERA IN PRIMA LINEA

A oltre due mesi dalla morte di Antonio Manganelli, scomparso lo scorso 20 marzo, la Polizia di Stato ha un nuovo capo: si tratta di Alessandro Pansa, nominato stamattina dal Consiglio dei ministri. La nomina è arrivata dopo intense e complesse trattative tra le forze politiche: tra i nomi che erano circolati per la successione a Manganelli, quelli del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro (preferito dal centrodestra) e del capo della Protezione civile Franco Gabrielli (indicato invece dal centrosinistra). In corsa sarebbe stato anche il vicecapo vicario Alessandro Marangoni, che manterrà la carica. Pansa, in un certo senso, rappresenta una sorta di compromesso tra la “corrente” all’interno del Viminale che voleva un capo “poliziotto” e l’altra che voleva un “prefetto doc” (ovvero un prefetto di carriera) alla guida della Polizia, avendo svolto entrambi i ruoli nella sua carriera. Nato a Eboli in provincia di Salerno il 9 giugno 1951, è coniugato con due figli. Laureato in giurisprudenza presso l’università degli studi di Napoli, nel 1975 è entrato nella Polizia e ha operato in Calabria, sia nel settore del contrasto alla criminalità organizzata che al terrorismo. A Roma dal 1982, ha continuato a svolgere attività investigative contro il traffico degli stupefacenti e la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. “Si è specializzato anche nel contrasto della criminalità economica – si legge sul sito del Viminale -, ha contribuito alla costituzione del Servizio centrale operativo, la struttura investigativa di vertice della Polizia di Stato, diventandone poi il direttore nel 1996. In questo ufficio ha realizzato indagini d'importanza notevole a livello internazionale contro il crimine transnazionale. Ha condotto anche attività investigative contro le organizzazioni mafiose ottenendo risultati operativi importanti, nonché la cattura di latitanti pericolosi”. Nominato prefetto nel giugno 2000, ha assunto l'incarico di direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, postale, di frontiera e dell'immigrazione. L'11 luglio 2003 gli viene conferito l'incarico di direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere. Il 7 novembre 2005, il Consiglio dei ministri lo ha nominato vice direttore generale della pubblica sicurezza, nonché direttore centrale della polizia criminale. Il 4 gennaio 2007 è stato nominato prefetto di Napoli. Dal 6 luglio al 31 dicembre 2007 ha ricoperto anche l'incarico di Commissario di governo per l'emergenza rifiuti nella regione Campania e dal 31 maggio 2008 anche di Commissario delegato per l'emergenza degli insediamenti di comunità nomadi nel territorio della regione Campania. Dal 30 agosto 2010 ha assunto l'incarico di capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali al ministero dell'Interno. (Roc – 31 mag)

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