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direttore Paolo Pagliaro

Dario Fo torna in scena con “Lu Santo Jullare Francesco”

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Dario Fo torna in scena con “Lu Santo Jullare Francesco”

DARIO FO TORNA IN SCENA CON “LU SANTO JULLARE FRANCESCO”
Dario Fo torna a teatro con “Lu Santo Jullàre Françesco”, il memorabile lavoro sulla vita di San Francesco d’Assisi, realizzato quindici anni fa e ora riscritto in una nuova versione per l’allestimento milanese presso il Teatro degli Arcimboldi. In un’unica serata, quella del 14 aprile, la storia medievale, i suoi miti e le leggende si intrecciano all’attualità e alla storia contemporanea, grazie alla maestria giullaresca di uno straordinario interprete come Dario Fo. I protagonisti de “Lu Santu Jullàre Francesco” sono i personaggi dell’Italia medievale, dal volgo ai cardinali, fino a arrivare al papato; nello spettacolo, la realtà storica e le leggende popolari si mescolano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita del santo umbro: la richiesta di approvazione della Regola a Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, la malattia agli occhi. Rileggendo leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi tre secoli, Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Un eretico, di fatto, la cui storia è tornata alla ribalta ai giorni nostri con la salita al soglio di Pietro del nuovo pontefice. L’intero incasso della serata sarà devoluto al progetto di Slow Food volto per la realizzazione di diecimila orti in Africa al fine di promuovere il diritto alla sovranità alimentare delle comunità locali. (Red)

“MACBETH” IN SCENA AL NUOVO CINEMA PALAZZO DI ROMA
Dopo il successo al Teatro Tordinona, continuano al Nuovo Cinema Palazzo a Roma le repliche della versione integrale del “Macbeth”, raramente vista in teatro, firmata da Giovanni Lombardo Radice. Dodici attori sulla scena, autoprodotti, per uno dei capolavori di Shakespeare che rivive, dal 16 al 24 aprile, in una nuova traduzione e in un allestimento essenziale e magico arricchito dalle note del violino di Francesco Ciccone e dalle percussioni di Angelo Giuliani. Sul palco Duccio Camerini, Vincenzo Crivello, Walter Da Pozzo, Claudia Della Seta, Simone Faloppa, Natalia Giro, Maurizia Grossi, Giulio Federico Janni, Giovanni Lombardo Radice, Eugenio Politi, Antonio Fazzini, Elena Vettori. Streghe, ambizione, potere, battaglie, duelli, assassinio, follia in due ore di grande teatro. (Cle)

ROSSELLA BRESCIA DANZA FELLINI IN “AMARCORD”
Si intitola “Amarcord” il balletto di Luciano Cannito, una delle grandi firme italiane della coreografia, dedicato al ventennale dalla scomparsa di Federico Fellini e a quarant’anni dall’uscita di uno dei suoi film più amati. A danzare, nel ruolo di Gradisca, sarà Rossella Brescia, sul palco del Teatro Olimpico di Roma dal 17 al 20 aprile. Tutta la singolare fauna felliniana rivive in un’incantevole coreografia che rievoca le atmosfere dell’indimenticabile pellicola. Amarcord è un affresco della provincia italiana a cavallo delle due guerre, costellato di piccoli ritratti come quello della vamp di provincia Gradisca, appunto, oppure della procace tabaccaia. Lo spettacolo aprirà a Roma la quarta edizione del Festival internazionale della danza dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico. Cannito firma sia la coreografia che la regia dello spettacolo, mentre le musiche sono di Nino Rota (compositore che firmò le colonne sonore più celebri dei film di Fellini) ma anche di Marco Schiavoni, che ha scritto espressamente alcuni brani di musica originale per il balletto, e Alfred Schnittke; includono anche canzonette degli Anni Trenta insieme a celebri swing di Glenn Miller. Gli spettacoli all’Olimpico saranno affiancati da diverse iniziative che prendono spunto dalla fantasia del regista, in cui sarà coinvolta anche Francesca Fabbri Fellini, nipote di Federico. Nell’ambito del ciclo “Incontra la danza al Teatro Olimpico”, il 17 aprile alle 19, riservata al pubblico della prima, la conferenza “Amarcord Federico!” condotto dalla giornalista Leonetta Bentivoglio, già collaboratrice di Fellini, a cui prenderanno parte Francesca Fabbri Fellini, Luciano Cannito e Rossella Brescia. Parteciperanno all'incontro anche il giornalista e scrittore Gianfranco Angelucci (sceneggiatore di Intervista di Federico Fellini) e l'assistente personale del regista, Fiammetta Profili. (Red)

A MILANO “VOLO NOVE ZERO TRE. EMIL ZATOPEK: IL VIAGGIO DI UN ATLETA”
“Se vuoi vincere corri i 100, se vuoi vivere corri la maratona” diceva Emil Zátopek che con il numero 903 vinse tre medaglie d’oro, l’unico nella storia, conseguendo tre record del mondo nelle differenti discipline dei 5 mila metri, 10 mila metri e della maratona ai Giochi Olimpici di Helsinki del 1952. Emil Zátopek ha corso anche nella vita, attraverso la storia del suo Paese, la Cecoslovacchia, senza sfuggire a nulla: al regime, alla primavera di Praga, al suo declino. Lo spettacolo, in scena dal 14 al 17 aprile al Piccolo Teatro Studio di Milano, “Volo nove zero tre. Emil Zàtopek: il viaggio di un atleta” - di Maddalena Mazzocut-Mis, per la regia di Massimiliano Speziani - racconta la storia di un atleta che, convinto di avere incontrato la fortuna e di avere vissuto la vera vita, ha sempre sorriso. Anche quando il regime lo ha confinato in Siberia. Anche quando, rimpatriato, viene messo a fare il netturbino. In scena Stefano Annoni e Daniele Gaggianesi omaggiano un grande atleta, le cui imprese sportive sono un esempio di forza di volontà per tutti. Per non smettere mai di correre. (Cle)

UNA SERATA PER PARLARE DI EPILESSIA CON “A VOLTE NON ABITO QUI”
Non solo storie e poesie sull’epilessia, ma frammenti di vita comune in cui riconoscersi e immedesimarsi, saranno raccontate mercoledì 16 aprile al Teatro Sala Uno di Roma, per una serata speciale organizzata da Fondazione Epilessia Lice. La pièce teatrale è tratta dal libro “A volte non abito qui”, un volume che raccoglie racconti e poesie di scrittori professionisti ed esordienti, accomunati da un vissuto esperienziale legato all’epilessia, malattia neurologica molto diffusa ma ancora oggi sottostimata. La scoperta della malattia, lo sconforto iniziale, il successivo rinfrancamento nei confronti della vita: sono questi alcune delle emozioni forti che Federica Flavoni e Giordano Petri, cercheranno di trasmettere al pubblico in sala. Lo spettacolo, inoltre, ha una madrina speciale, l’attrice Francesca Reggiani, che regalerà un cameo dal suo repertorio comico al pubblico in sala. L’ingresso allo spettacolo è gratuito previa prenotazione email all’indirizzo fondazionelice@ptsroma.it entro le 16 del 15 aprile. “A volte non abito qui” è disponibile in formato online e cartaceo. Tutti i proventi ricavati dalla vendita del libro, saranno utilizzati per finanziare progetti di ricerca innovativi in ambito epilettologico. “A volte non abito qui rappresenta il primo esperimento di Medicina Narrativa sull’epilessia nel nostro Paese. La Medicina Narrativa è una disciplina che dovrebbe essere implementata nella pratica clinica, così come avviene nel mondo anglosassone, costituendo essa una parte fondamentale per la migliore costruzione del rapporto medico-paziente” dichiara Oriano Mecarelli, responsabile dell’Ambulatorio per le Sindromi epilettiche dell’Uoc di Neurofisiopatologia del Policlinico Umberto I di Roma. (Red)

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