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direttore Paolo Pagliaro

L’ANNO IN CUI NACQUE
EUGENIO SCALFARI

L’ANNO IN CUI NACQUE <br> EUGENIO SCALFARI

di Paolo Pagliaro

L’anno in cui nacque Eugenio Scalfari, Gramsci fondò il giornale l’Unità, i fascisti assassinarono Matteotti e in Italia iniziarono le trasmissioni della radio. Ma tra gli avvenimenti di quel 1924 ci fu anche, a New York, la prima esecuzione della Rapsodia in blu, il capolavoro di Gershwin. Avvenimenti diversi, ma tutti in qualche modo ben collocati in una biografia come quella di Scalfari che si snoda tra politica, giornalismo e varie passioni.
Rhapsody in Blue, per esempio, sembra particolarmente adatta ad introdurre l’idea che Scalfari ha dei giornali, ma anche delle aziende e persino dei partiti, quando scrive che per farli bene occorre ispirarsi a una "jam session". Non c'è quindi uno spartito e una routine ma c’è un'improvvisazione continua, in grado però - come nel jazz - di conservare la linea del ritmo e della melodia.
Pare che quando arrivò la data del concerto, il 12 febbraio 1924, Gershwin non avesse ancora scritto la parte solistica che avrebbe dovuto suonare lui stesso al pianoforte. Fu così che la dovette improvvisare, per un pubblico che - detto per inciso - comprendeva anche Rachmaninov e Stravinsky.
L’elogio dell’improvvisazione che i lettori di Scalfari hanno trovato tempo fa sull’Espresso, presuppone quindi che l’estro si innesti sul talento e l’immaginazione sulla conoscenza. Quando questo avviene il risultato è il successo, che – scrive ancora Scalfari - è un modo per lasciare una qualche memoria di sé, per essere ricordati e dunque per allungarsi la vita.
Non è il solo modo, naturalmente e per fortuna.

(16 apr)

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