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direttore Paolo Pagliaro

NOSTALGIA E IDENTITA’
MEGLIO NOI O LORO?

NOSTALGIA E IDENTITA’ <br> MEGLIO NOI O LORO?

di Paolo Pagliaro

“Che cosa avete contro la nostalgia? E’ l’unico svago che resta a chi è diffidente verso il futuro. L’unico”. Uno dei personaggi della “Grande bellezza”, interpretato da Carlo Verdone, si congeda così da Roma e dall'ambiente che gli ha negato ruolo e identità. Asseconderà quindi la nostalgia e tornerà alla terra natale e all'identità originaria. E' questo un piccolo esempio, contenuto però in un grande film, di come nostalgia e identità possano ritrovarsi strettamente intrecciate. Anzi, l'identità perduta, quella mai trovata, l'appartenenza a un luogo del mondo o della mente sono tra gli ingredienti più forti della nostalgia. Specialmente in questi tempi, dove si sono smarrite quasi tutte le identità acquisite. Per citarne solo alcune:
- L'identità religiosa che va scemando da quando, come dice Bauman, “le grandi questioni vengono lasciate in sospeso e la preoccupazione è per il presente, non per l'eterno”
- L’identità politica, che è formalmente deceduta insieme alle grandi narrazioni ideologiche del Novecento. Ma che si affaccia indiscreta attraverso mille espedienti nostalgici.
- L’identità di classe, conquistata con decenni di lotte e poi dispersa velocemente nella globalizzazione e nella crisi economica, che ha lasciato invece un vuoto in cui neanche la nostalgia trova più appigli.
Va detto peraltro che la perdita di queste identità riguarda l’Occidente, cioè le nostre vite e non quelle di miliardi di altri cittadini del mondo, vite che sono invece condizionate e spesso in balìa delle identità religiose o di quelle etniche. Chi se la passi meglio – se noi o loro – è una questione controversa.
(2 set)

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