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direttore Paolo Pagliaro

Al Minguzzi le foto migliori del Wildlife Photographer

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Al Minguzzi le foto migliori del Wildlife Photographer

La mostra di fama mondiale “Wildlife Photographer of the Year” torna anche quest’anno al Museo Minguzzi di Milano, da oggi al 26 ottobre, con 100 immagini premiate al prestigioso concorso di fotografia naturalistica, indetto dal Natural History Museum di Londra con il Bbc Wildlife Magazine. Giunto alla 49.ma edizione il concorso ha attirato 43.000 partecipanti provenienti da 96 paesi. L’esposizione coglie la bellezza del nostro pianeta, regalando un raro sguardo sugli aspetti più intriganti e spettacolari della natura. In mostra a Milano i vincitori e i premiati delle 18 categorie in gara, tra cui spicca il riconoscimento più ambito, The Wildlife Photographer of the Year, assegnato al fotografo sudafricano Greg du Toit, con il suo scatto Essence of Elephants, un ritratto di elefanti africani, misterioso e pieno di energia, scattato nella Nothern Tuli Game Riserve nel Botswana. Lo stesso premio per la categoria junior, 11-14 anni, The Young Wildlife Photographer of the Year è stato vinto dal 14enne Udayan Rao Pawar, con la foto Mother’s little headful, che mostra i coccodrilli gharial sulla riva del fiume Chambal. Importanti riconoscimenti anche per i fotografi italiani: Stanislao Basileo, secondo classificato nella categoria Natura in città con lo scatto che raffigura uno stambecco A spasso sulla diga, in sorprendente arrampicata a strapiombo sul lago Serrù, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso; Alessandro Bee che ha ricevuto una menzione speciale nella categoria Animali nel loro ambiente, con la foto Into the fall, un parrocchetto ripreso mentre vola radente alle impetuose cascate Iguaçu in Argentina; Valter Bernardeschi menzionato nella categoria Comportamento animale: Mammiferi, con la foto Fishing, realizzata guadando il gelido lago Curili nel Sud della Kamchatka, dove un orso bruno si avventa su una femmina di salmone gonfia di uova; e infine, Valter Binotto che ha ricevuto una menzione nella categoria Regni botanici, con lo scatto Dente di cane, un semplice fiore immortalato con effetto sfocato bokeh, di particolare magia e suggestione.(red)

LIBRI D’ARTISTA: DA MAGRITTE A PICASSO
In occasione dell’11.ma edizione Artelibro Festival del Libro e della Storia dell’Arte si presenta fino al 17 ottobre, galla Biblioteca Universitaria di Bologna, la mostra Alfazeta, una nutrita selezione di libri d’artista conservati nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Si tratta di libri straordinari, in tiratura limitata, illustrati da alcuni tra i massimi artisti che hanno operato nel secolo scorso e che si sono misurati, oltre che con la pittura e la scultura, anche con l’oggetto libro. Libri che sembravano riservati a una ristretta cerchia di bibliofili e collezionisti e che ora sono patrimonio comune, in seguito all’acquisto da parte del ministero dei Beni culturali della Collezione di Loriano Bertini, conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. In esposizione libri d’artista, tra l’altro, di Alberto Burri, Alexander Calder, Giorgio De Chirico, James Ensor, Lucio Fontana, George Grosz, Emilio Isgrò, Jasper Johns, Oscar Kokoschka, Fernand Léger, Vladimir Majakovskij/ El Lissitzkij, René Magritte, Pablo Picasso, Raymond Queneau/Enrico Baj, Robert Rauschenberg ed Andy Warhol. Il titolo Alfazeta richiama alla mente una forma di consultazione elementare e primaria, una possibile selezione secondo la prospettiva alfabetica, che vige e detta legge in ogni archivio, in quel labirinto che è la biblioteca. Per ogni lettera dell’alfabeto la scelta è ricaduta su un artista, e in molti casi il punto di partenza è stata la qualità intrinseca dell’oggetto libro, con le sue specifiche editoriali e il suo peculiare design. Due sole eccezioni a questa regola: una coppia composta da un letterato artista e da un artista: Raymond Queneau insieme a Enrico Baj, a rappresentare la lettera Q e una doppia rappresentanza di artisti per la lettera L: El Lissitzky con un altro poeta artista, Vladimir Majakovskij e Fernand Léger con le sue composizioni in colori ad illustrare un' opera di Blaise Cendrars. (red)

LE COPERTINE DEI LIBRI DI CAMILLERI
Artelibro onora Andrea Camilleri, uno degli scrittori più amati dal pubblico italiano e autore della fortunata serie poliziesca del commissario Montalbano, prendendo spunto da un aspetto forse meno indagato ma non meno sorprendente della sua produzione letteraria: l'immagine e la grafica delle copertine dei suoi libri. Fino al 19 ottobre il Museo della Musica di Bologna ospita la mostra “Camilleri a prima vista”, a cura di Stefano Salis, con i contributi critici di Salvatore Silvano Nigro (autore di tutti i risvolti di copertina dei libri di Camilleri editi da Sellerio) e di Antonio Sellerio (erede e continuatore della casa editrice fondata dai suoi genitori Elvira ed Enzo Sellerio) dedicata a oltre cento copertine dei libri che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Esposte oltre 40 copertine pubblicate dall’editore Sellerio, suo primo e storico editore, a partire da La strage dimenticata del 1984, dove ad ogni cover è associata graficamente l'immagine di un’opera d’arte - felice esempio di come l'editoria può elevare un'immagine d'arte a espressione simbolica di un contenuto letterario - più una buona selezione di quelle estere, provenienti dall'archivio della casa editrice palermitana. In un colpo d’occhio prolungato il visitatore può guardare all’intera produzione di Camilleri per Sellerio e ha l’occasione di verificare come le immagini selezionate per le copertine – vero biglietto da visita per autore ed editore nel complesso terreno dello scaffale del libraio – siano talora coerenti con il contenuto del libro, talora semplicemente evocative, o, come capita in alcune traduzioni, piuttosto stereotipe. Si tratta di una galleria personale di dipinti e immagini che sono funzionali a disegnare un ritratto mosaico dello scrittore siciliano e della forza comunicativa dei suoi libri. L'evento è accompagnato da un incontro intitolato Una nuova arte del risvolto, in programma per sabato, alle 19, presso la Sala di Re Enzo del Palazzo Re Enzo e del Podestà a cui parteciperanno Salvatore Nigro, Stefano Salis e l'editore Vincenzo Campo, per parlare del recentissimo libro di Nigro “La Sirena e il suoi libri. Ritratto di Elvira Sellerio”.(red)

NEL MANTOVANO I SET TERREMOTATI DI BREVIARIO
Il progetto The Time Machine Oltrepò di Sergio Breviario risulta tra i quattro progetti vincitori del concorso Rigenerazione indetto nell’ambito della 48.ma edizione del Premio Suzzara 2013 dal titolo “La terra si muove con il senso”, nato da una riflessione sulla precarietà seguita agli eventi sismici del 2012. Per il progetto The Time Machine Oltrepò, il 40enne artista bergamasco ha costruito set fotografici utilizzando come scenografie le facciate degli edifici messi in sicurezza a seguito dei danni subiti a causa del sisma, coinvolgendo gli abitanti del luogo come attori, comparse e scenografi. La mostra, allestita all’interno della Galleria del Premio Suzzara da domenica al 20 novembre, racconta e mette in scena questi set e documenta quanto avvenuto nell’Oltrepò negli ultimi mesi attraverso un allestimento degli scatti dell’artista. Il progetto è stato selezionato tra le proposte di tredici artisti nati dopo il 1970, invitati a partecipare al concorso per la realizzazione di quattro interventi ed installazioni artistiche nel territorio dell’Oltrepò Mantovano, nello specifico Galleria del Premio Suzzara, Ecomuseo delle Bonifiche di Moglia, Museo Civico Polironiano di S. Benedetto Po, SIPOM-Sistema Parchi dell’Oltrepò Mantovano. La giuria composta da esperti di arte pubblica contemporanea, Roberto Pinto, docente dell’università di Bologna e Marco Bazzini, già direttore del Centro Pecci per l’Arte Contemporanea di Prato, insieme a quattro responsabili degli enti coinvolti ha selezionato quattro progetti: quello di Sergio Breviario, Ettore Favini & Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines e Paola Anziché. (PO / red)

OMAGGIO A GIUSEPPE MERCALLI
Voluta dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) per celebrare i 100 anni dalla scomparsa di Giuseppe Mercalli, la mostra “I luoghi di Mercalli: sismologo, vulcanologo, insegnante” rappresenta un percorso espositivo dedicato al grande vulcanologo, sismologo e insegnante, conosciuto in tutto il mondo per aver legato il suo nome alla Scala di intensità per classificare gli effetti dei terremoti. Un viaggio ideale che ripercorre la storia dello scienziato e dei suoi contributi alla sismologia e alla vulcanologia tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, attraverso scritti, fotografie delle eruzioni dell’Etna e del Vesuvio, i grandi terremoti, i primi sismografi e le scoperte che contemporaneamente avvenivano dall’altra parte dell’oceano, fino ai giorni nostri. Visitabile, con ingresso gratuito fino al 3 ottobre, la mostra, allestita presso la “Sala del Cenacolo” della Camera dei deputati, intende presentare i numerosi contributi scientifico- metodologici apportati dallo scienziato alla sismologia e alla vulcanologia, contestualizzandoli all’interno del quadro conoscitivo del suo tempo, mettendo in evidenza le novità scientifiche e i successivi sviluppi in ambito nazionale e internazionale. L’esposizione propone pannelli illustrativi dell’attività dello scienziato, con particolare riferimento agli studi in ambito sismico e vulcanico (dal terremoto di Casamicciola del 1883, all’eruzione vesuviana del 1895-1899 che formerà il Colle Umberto, fino al terremoto di Messina-Reggio Calabria del 1908); strumenti sismici storici della tradizione italiana; proiezione di filmati inediti riguardanti l’eruzione del Colle Umberto e il terremoto del 1908 che distrusse la città di Messina; reperti, oggetti e strumenti provenienti dal Museo dell’Osservatorio Vesuviano. Mentre sono delle story maps, a introdurre virtualmente il visitatore alle ricerche di Mercalli. (red)

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