Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

UE, L’EURO HA UNIFORMATO
I PREZZI DEI DIVERSI PAESI

UE, L’EURO HA UNIFORMATO <BR> I PREZZI DEI DIVERSI PAESI

Quando il prezzo dello stesso prodotto varia in modo significativo da un paese all'altro (ad esempio, un panino che costa 1,54 dollari in India può arrivare a costare fino a 7,80 dollari in Norvegia), è facile attribuire la differenza di prezzo ai costi del trasporto, alle imposte o alle differenze in termini di cultura e capacità di reddito. Ma la ricerca "Currency Unions, Product Introductions, and the Real Exchange Rate,” ("Unioni monetarie, introduzioni di prodotti e il tasso di cambio reale"), condotto da Brent Neiman della University of Chicago Booth School of Business in collaborazione con Alberto Cavallo e Roberto Rigobon dell’MIT Sloan School of Management e pubblicata nel Quarterly Journal of Economics, sostiene che per molti beni il fattore più importante nella determinazione del prezzo è legato all'utilizzo di valute diverse nei paesi interessati. E mentre l'Euro è stato messo sotto tiro negli ultimi anni per aver impedito ai membri dell'Eurozona di adottare misure correttive in seguito alle crisi finanziarie, la ricerca sostiene che l'unione monetaria ha raggiunto almeno uno dei suoi obiettivi: creare un mercato unificato con prezzi simili per beni specifici. Neiman e i suoi colleghi hanno confrontato i prezzi online di quasi 120mila prodotti di Apple, IKEA, H&M e Zara, venduti in 85 paesi tra ottobre 2008 e maggio 2013. I dati provengono dal Billion Prices Project della MIT, che ricava da Internet le informazioni sui prezzi. Ciò ha consentito ai ricercatori di confrontare per la prima volta i prezzi dello stesso identico articolo nello stesso giorno in molti paesi diversi. (Red – 22 set)

(© 9Colonne - citare la fonte)