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“IL TEMPO E LA STORIA”, BERNARDINI: BASSI COSTI, ALTI RISULTATI

“IL TEMPO E LA STORIA”, BERNARDINI: BASSI COSTI, ALTI RISULTATI

 “È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo per questo mare infinito di gente”. La sigla de “Il tempo e la storia”  - programma Rai di approfondimento e divulgazione storica - ha una firma d’eccezione: Ivano Fossati. “E’ una versione ridotta del brano ‘C’è tempo’ ” spiega  il giornalista e conduttore Massimo Bernardini, questa mattina in Rai per la presentazione della nuova edizione del programma.  Il volto di Rai3 ha fatto notare che  “Fossati quest’anno ha scritto anche la nuova sigla di Ballarò”. Segno che “Il tempo e la storia” è un programma sempre più “smart” più “contemporaneo”, “attento ai giovani e al web” e soprattutto capace di portare a casa “risultati interessanti”. Parole dello stesso Bernardini che si prepara a condurre  la nuova stagione del programma che prenderà il via il 6 ottobre: l’appuntamento è dal lunedì al venerdì alle 13.10 su Rai3 e alle 20.50 su Rai Storia, canale 54 del Digitale Terrestre e canale 23 Tivù Sat. Alla Rai dunque, c’è spazio “e tempo” per la storia: “E’ un programma che piace al pubblico, che appassiona. Un programma di altissima scientificità  che fa servizio pubblico. Un esperimento riuscito” afferma convinto Luigi Gubitosi, direttore generale Rai, intervenuto alla conferenza a viale Mazzini: : “Questo programma conferma che è intenzione della Rai rilanciare programmi di grandissima scientificità. La storia deve trovare un nuovo spazio anche su Rai1”.



GLI ASCOLTI Nella tv ai tempi della spending review uno dei programma più “low cost” del palinsesto (una grande risorsa de “Il tempo e la Storia”  sono i filmati  d’epoca delle Teche Rai)  si è rivelato un successo. “E’ un programma di non alto costo che fa intorno al 3% su Rai3 e che, sommando l’audience di Rai Storia,  viene seguito da 600 mila persone: bisogna avere la consapevolezza che è un risultato interessante  (specie se messo a confronto con un talk di prima serata ) - commenta Bernardini - tra le novità della seconda serie però c’è la produzione di documentari ad hoc realizzati sulla base dei numerosi spunti arrivati dal web. Stiamo girando cose nuove”. Oltre alla produzione di documentari, sui social network e sul portale Rai Storia ci saranno anteprime dei temi della puntata, fuori onda degli storici sugli argomenti trattati, gallerie fotografiche, curiosità e materiali inediti, oltre alle puntate andate in onda su Rai3 e Rai Storia. “Stiamo valorizzando l’aspetto legato al web perché vogliamo ‘raggiungere’ i più giovani e questo è possibile solo attraverso i social network”. “La chiave del programma - continua il conduttore di un altro fortunato programma di Rai3, “Tv Talk” - è cercare di scoprire le ragioni, i problemi, gli snodi della storia. Ripercorrere gli eventi del passato, conoscerne i protagonisti, proporre nuove interpretazioni e nuove chiavi di lettura senza perdere di vista l’attualità”. Protagonista de “Il tempo e la storia”   è un comitato scientifico di 14 storici italiani e stranieri che suggeriscono nuove prospettive di analisi e collegamenti con l’attualità: “Un incontro fantastico”. Nel corso delle puntate il conduttore interroga, infatti, ciascuno studioso cercando di conciliare l’aspetto culturale e il rigore scientifico ad un linguaggio accessibile a tutti. “Il nostro nemico è il senso comune appiattito sugli stereotipi - afferma lo storico Giovanni  De Luna - qui l’autore e lo storico hanno uno sguardo comune per restituire spessore al passato”.

 


 

IL PUBBLICO  Documenti d’archivio, repertori inediti, ricostruzioni avvincenti e, nella galleria virtuale, Bernardini a confronto con autorevoli storici. Tutto questo è “Il tempo è la Storia”: “Siamo felici di essere qui oggi - ha detto in conferenza stampa Silvia Calandrelli, direttore Rai Cultura  - perché è stata un avventura complessa. Sono orgogliosa di avere una squadra straordinaria. Il  programma - ha sottolineato - ha un pubblico eterogeneo - non  racconta solo la storia ma aiuta a comprendere il presente. Dall’epoca medievale alla contemporaneità il percorso fatto da ‘Il tempo e la storia’ è un percorso enorme”. “Abbiamo avuto - ha aggiunto - un bellissimo riscontro di pubblico. Non solo un pubblico colto: ci hanno scritto persone anziane che magari hanno vissuto quel ‘pezzo’ di storia che abbiamo raccontato, così come gli studenti. Molti giovani ci dicono che grazie a noi si sono appassionati allo studio della storia”.  Fra i primi appuntamenti de “Il tempo e la Storia”: “Caccia alle streghe” (in onda lunedì 6 ottobre) con Alessandro Barbero, “Tre storie di Resistenza e fede” con Giovanni De Luna” (il 7), “ I mafiosi e la religione” con Alberto Melloni (mercoledì 8), “I segreti di Yalta” con Giovanni Sabbatucci (il 9), “La nuova Roma del Duce”  con Emilio Gentile(il 10). (1 - ott PO /Gil)

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