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direttore Paolo Pagliaro

SICURI E AFFIDABILI: LA GENERAZIONE
DEI ROBOT “HUMAN FRIENDLY”

SICURI E AFFIDABILI:  LA GENERAZIONE <br>  DEI ROBOT “HUMAN FRIENDLY”

Arriva la generazione dei robot “human friendly”,  gli automi che agiscono a fianco degli uomini, per svolgere attività connesse al lavoro, ma anche per trasformarsi in compagni sicuri e affidabili per ricevere assistenza personale o con i quali, addirittura, impegnarsi in attività ricreative. Per la ricerca robotica diventa un fattore indispensabile raccogliere le sfide di quella che si prospetta come una sempre più stretta interazione fra uomo e macchina, durante la vita quotidiana. Vuole fornire ulteriori risposte e lanciare nuove proposte il workshop internazionale “Human friendly robotics”, in programma per il 23 e per il 24 ottobre a Pontedera (auditorium museo Piaggio), giunto alla settima edizione e organizzato per il 2014 da Nicola Vitiello, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con la collaborazione di colleghi italiani e di numerosi altri Paesi. Il convegno ha ricevuto il patrocinio dello stesso Istituto di BioRobotica del Sant’Anna e del progetto “Cyberlegs”, acronimo di “The CYBERnetic LowEr-Limb CoGnitive Ortho-prosthesis, coordinato sempre dalla Scuola Superiore Sant’Anna, con il sostegno della Commissione europea.  

L’APPUNTAMENTO DEGLI SCIENZIATI

Pontedera, sede dell’Istituto di BioRobotica del Sant’Anna, si prepara ad accogliere decine di scienziati, per condividere e per discutere i più recenti risultati delle ricerche condotte nel settore della robotica, con particolare riferimento agli aspetti di design, di controllo, di sicurezza e di etica, connessi all’introduzione degli automi in maniera sempre più significativa nelle attività quotidiane. Basta ricordare che a pochi chilometri da Pontedera, a Peccioli, si trova la “casa domotica”, dove – nell’ambito del progetto europeo “RobotEra” sono stati sviluppati tre robot con funzioni assistenziali, in grado di rendere autonoma la vita di persone non più giovanissime o affette da patologie che le obbligano a ricordarsi di assumere farmaci e, magari, anche di sottoporsi a test medici, a domicilio. Sempre a Peccioli e grazie ancora all’Istituto di BioRobotica della Scuola superiore Sant’Anna è stato testato il sistema automatico per la raccolta differenziata dei rifiuti a domicilio, capostipite di una generazione di robot “di servizio”, in grado ad esempio di portare la spesa a domicilio o di consegnare farmaci. A proposito di etica, dalla collaborazione fra Istituto di BioRobotica e Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) si è recentemente concluso il progetto “RoboLaw”, culminato con la presentazione a Bruxelles del “peper” con le linee guida della “regolazione robotica”. L’invecchiamento della popolazione, con l’incrementarsi della domanda di assistenza, è soltanto uno degli ambiti verso cui si dirige la ricerca in robotica che fra Pisa e Pontedera, grazie alla Scuola Superiore Sant’Anna, ha trovato il suo ambito ideale di sviluppo. Senza dimenticare tutto il settore della robotica biomedica e della robotica soft, la nuova frontiera “nata” dall’osservazione di creature marine a sua volta collegata alla “robotica bioispirata”. (red – 22 ot)



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