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direttore Paolo Pagliaro

Sughi e Giua sono
"Due donne che ballano"

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Sughi e Giua sono <br>

SUGHI E GIUA SONO “DUE DONNE CHE BALLANO”
“Due donne che ballano” è il titolo dello spettacolo scritto da Josep M. Benet i Jornet diretto Francesco Brandi e che sarà dal 2 al 7 dicembre al Teatro Filodrammatici di Milano. In scena una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Si odiano perché simili e perché, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortevole. Le due donne “ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce un’immagine di forza e autosufficienza. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano - spiega il regista - Una minuscola storia come tante ne accadono nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Benet i Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino”. Sul palco Maria Grazia Sughi ed Eleonora Giua. (PO / Cle)

LA CRISI ECONOMICA DIVENTA COMMEDIA CON “IL PRESTITO”
La crisi economica che coinvolge tutti è al centro della nuova commedia di Jordi Galcerán “Il prestito” che dalla Spagna arriva anche a Roma, al Teatro Sala Umberto dal 2 dicembre, nella versione italiana di Pino Tierno. Diretti da Giampiero Solari, sul palco Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti. Un uomo cerca, “in maniera onesta”, di ottenere da una filiale bancaria un piccolo prestito, assolutamente necessario per sé e per la sua vita, ; il direttore della filiale, con motivazioni di tipo “bancarie”, appunto, glielo rifiuta. L'uomo, che non possiede proprietà e non può offrire garanzie economiche, offre solo la sua “parola d’onore” e la sua qualità di “uomo onesto”. Il rifiuto del direttore di filiale innesca un crescendo di situazioni paradossali ed esilaranti dati da eventi assolutamente imprevedibili, che portano la commedia a mettere in luce i meccanismi “logici e assurdi” che reggono e condizionano i comportamenti economici a cui ormai siamo tutti abituati. Dopo il successo di “Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa”, che ha fatto registrare il tutto esaurito per due stagioni consecutive, Catania e Ramazzotti, si incontrano di nuovo sui nostri palcoscenici, questa volte con la regia di Giampiero Solari, e sono pronti a dare vita ad un nuovo spettacolo esplosivo. (Cle)

GIANFRANCO D’ANGELO FA TAPPA A ROMA CON “IL BELLO DELL’ITALIA”
“Il bello dell’Italia” con Gianfranco D’Angelo in tour nazionale fa tappa a Roma. Dal 26 novembre al 15 dicembre sarà al Teatro Tirso de Molina con lo spettacolo di Giancarlo Borrelli e Valter Delle Donne, per la regia di Luciano Odorisio. D’Angelo ci conduce in un percorso ideale attraverso monologhi, racconti e poesie, che esaltano con spirito, ironia, leggerezza e teatralità le emozioni, le paure, i difetti e i valori della gente che vive e popola l’Italia, quella meno conosciuta, attraverso le tradizioni delle diverse regioni, la loro storia, le canzoni popolari. In questo spettacolo, D'Angelo si cala nel suo essere romano con passione. Porta in scena aneddoti scovati fra le pieghe della sua città, personaggi noti di cui racconta dettagli sconosciuti, storie di vie e di piazze, di proverbi e di poeti. Lo accompagna il gruppo musicale I Cerchi Magici, diretti dal maestro Maurizio Francisci. Tre belle voci soliste vibrano all’unisono ed un’orchestra dal vivo, danno vita a un ritmo che coinvolge protagonisti e spettatori, affinché l’emozione non venga mai meno. (Cle)

SOLENGHI E’ SALIERI IN “AMADEUS” AL MERCADANTE
Tullio Solenghi torna al teatro Mercadante di Napoli, dal 2 al 7 dicembre, protagonista di “Amadeus”, la pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer nel 1978, nel ruolo di Salieri. “Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell’odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart, odio mai esistito nella vita reale” spiega il regista Alberto Giusto nelle sue note. “Nel testo di Shaffer non vi è unità di tempo e di luogo. L’ambientazione spazia dalla fine del ‘700, periodo in cui Mozart, preceduto dalla sua fama, incontra per la prima volta Salieri a Vienna, agli anni venti dell’800, quando Salieri, ormai vecchio e malato, mai arresosi al genio mozartiano, mette in giro la voce infondata di aver assassinato il compositore nel 1791. L’invidia, la rabbia, il senso di impotenza, il bisogno d’amore e di libertà, l’indignazione, sono le passioni che muovono ed animano i protagonisti della vicenda e i personaggi che gli gravitano intorno”. Insieme a Solenghi, Aldo Ottobrino, Roberto Alinghieri, Arianna Comes, Davide Lorino Elisabetta Mazzullo, Andrea Nicolini. (Cle)

“GIULIETTA E ROMEO, L’AMORE CONTINUA” DOPO LA MORTE
Gli innamorati più famosi del mondo raccontati con il linguaggio universale della danza, espressione più antica e autentica dei sentimenti umani, nell’istante esatto in cui la narrazione ufficiale s’interrompe. Per lasciare finalmente un mondo terreno incapace di libertà e amore e avventurarsi nel viaggio dell’inesplorato, dove il fantastico e l’onirico creano lo scenario ideale per l’attesa unione tra Giulietta e Romeo, ora svincolati dagli impedimenti e dagli obblighi sociali ed economici che ne avevano sancito la morte. In un crescendo di emozioni e attesa, potenziata nel passaggio dal concetto all’espressione della danza, per offrire uno sguardo nuovo sulla celebre tragedia di William Shakespeare, che a oggi vanta oltre 700 rivisitazioni, e celebrarne l’immortale genio nel 450esimo anniversario della sua nascita. Questi i contenuti originali dello spettacolo “Giulietta e Romeo, l’amore continua”, ideato da RBR Dance Company e in scena al Teatro Italia di Roma il 29 e 30 novembre, con la regia di Cristiano Fagioli e le coreografie di Cristina Ledri e dello stesso Fagioli che, con Virginio Zoccatelli, hanno deciso di sperimentare e “sviluppare questa storia struggente verso nuove possibilità narrative e sentimentali, immaginando di dare a Giulietta e Romeo la possibilità di vivere, davvero e per la prima volta, la loro contrastata e sventurata storia d’amore”. Sulla scena la danza è così protagonista, e veicolo, delle suggestioni tematiche dello spettacolo, e trova la sua massima espressione nell'interpretazione dei danzatori (Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Valentina Albano, Chiara Pagano, Kristian Matia, Leonardo Cusinato, Daniel Ruzza), impegnati ad incarnare personaggi e vissuti che, a ben vedere, sono veri e propri archetipi dell’esistenza e delle emozioni umane. (Red)

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