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direttore Paolo Pagliaro

ROM: PIANI ABITATIVI
PER ABBANDONO CAMPI

ROM: PIANI ABITATIVI <BR> PER ABBANDONO CAMPI

Edilizia sociale, sostegno all'acquisto e all'affitto di abitazioni private, affitto di casolari o cascine in disuso, regolarizzazione di roulotte in aree agricole, aree di sosta per camminanti. Sono alcune delle soluzioni alternative pensate e auspicate dalla Strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e camminanti per il periodo 2012-2020, e sulle quali si fonda il lavoro del tavolo tematico sull'abitazione. A spiegarlo è il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli, in una audizione al Senato in Commissione Diritti umani, sottolineando che l'obiettivo principe è abbinare “una equa dislocazione abitativa e un graduale abbandono dei campi, evitando realtà abitative mono-etniche per evitare segregazione o auto-segregazione” dei rom. Dei quattro tavoli nazionali creati (gli altri sono istruzione, lavoro e salute) quello sulla questione abitativa “rappresenta il nodo più problematico, cui la cabina di regia politica proclamata per il 2 dicembre intende dare stimolo - spiega Biondelli - Il piano operativo città metropolitane dedica azioni integrate al superamento della realtà dei campi e per l'inclusione dei nuclei nelle realtà più ampie dei residenti”. Più in generale, il sottosegretario ricorda che per quanto riguarda i piani di inclusione "sono i Comuni che per competenza erogano i contributi per cittadini svantaggiati, tra cui rientrano anche i rom (manca un vero e proprio censimento, in via di realizzazione grazie a Unar, Istat e Anci, ma si stima un numero tra di 150-180mila unità di cui il 50% in possesso di cittadinanza italiana) e Unar ha ritenuto prioritario un intervento locale, attraverso tre direttrici: ricognizione sui territori per conoscerne i bisogni, sostegno ai comuni per piani di azione locali, confronto tra comuni per promuovere best practices".

 


IMPEGNO SU ISTRUZIONE E OCCUPAZIONE -
Nel settore istruzione, spiega Biondelli, "si stanno privilegiando aspetti di prevenzione, di contrasto alla dispersione scolastica soprattutto con riferimento a regioni in cui sono stati avviati programmi" mentre per quanto riguarda i piani occupazionali le priorità sono "legalizzazione della raccolta del ferro e scambio di buone prassi". Ma vi è anche "un bando Unar con 100 tirocini professionalizzanti per ragazzi e ragazze Rom, per favorire lo sviluppo delle associazioni e l'integrazione, il riadattamento del modello di integrazione spagnolo del 2012". (Red - 26 nov)

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