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direttore Paolo Pagliaro

CRISI, FIDUCIOSO SOLO IL 37%
DEI LAVORATORI ITALIANI

Nel 2015 solo il 37% dei lavoratori italiani si aspetta un miglioramento dell' economia, mentre lo scorso anno vedevano in positivo sei dipendenti su dieci e nel 2011 sette su dieci. Un pessimismo che si ripercuote anche sul futuro della situazione professionale dei dipendenti: appena il 39% attende un aumento di stipendio e il 45% un bonus, mentre a fine 2013 erano più della metà. Inoltre, diminuisce l' aspirazione ad una promozione e il desiderio di iniziare un lavoro diverso. A fine 2014, crollano gli indicatori della fiducia del futuro dei lavoratori italiani, che pure avevano dimostrato un persistente ottimismo durante tutti gli anni della crisi economica. I segnali positivi vengono però dall' attenzione posta sullo sviluppo del talento, ritenuto un' opportunità di crescita personale dall' 81% dei lavoratori, e dal riconoscimento del ruolo di innovazione della cosiddetta Generazione Z, quella dei 14-19enni che si stanno per affacciare al mondo del lavoro. E' quanto emerge dal Randstad Workmonitor, l' indagine realizzata nel quarto trimestre 2014 da Randstad che ha monitorato l' atteggiamento dei lavoratori verso il futuro in 34 Paesi nel mondo. In Italia solo il 37% dei lavoratori dipendenti italiani si aspetta che la situazione economica del proprio Paese migliori nel 2015, contro una media globale del 58%. Rispetto ad un anno fa, a livello globale si respira un cauto ottimismo, con un incremento medio del 9% nell' aspettativa di un miglioramento dell' economia, soprattutto grazie al contributo positivo di un numero limitato di pochi Paesi dell' America Latina e dell' Asia (rispettivamente con una media dell' 89% e del 66%), mentre si nota una minore euforia sul versante europeo. A livello italiano, invece, la fiducia nel futuro mostra un improvviso crollo (-23% in un solo anno), dopo aver tenuto negli anni appena passati. A fine 2013, infatti, il 60% dei lavoratori italiani si aspettava un miglioramento della situazione economica del Paese, a fine 2012 il 64% e a fine 2011 il 70%. Il decremento mostrato dall' Italia rispetto ad un anno fa non ha eguali nel resto dei 33 Paesi oggetto di indagine, nonostante altri 8 casi di peggioramento della fiducia.

 

Ma questo non è l' unico sintomo del clima depressivo che colpisce i lavoratori italiani. Il 39% dei dipendenti si aspetta di ricevere un aumento di stipendio alla fine dell' anno, un dato inferiore alla media globale (pari al 52%) e soprattutto in pesante calo rispetto a quanto rilevato in Italia a fine 2013, quando ad attendere un aumento era il 53% dei dipendenti, e ancor più a fine 2011 (54%). Allo stesso modo, solo il 45% dei lavoratori italiani di aspetta di ricevere un premio o un bonus (la media globale è del 50%), rispetto al 55% di un anno fa e al 56% di fine 2011 (si nota però un calo anche a livello globale. Analizzando inoltre gli indicatori che in questi anni hanno raccontato la persistenza dell' ambizione professionale degli italiani, si assiste al calo del 5% dell' aspirazione ad una promozione (che interessa il 25% dei lavoratori a fine 2014) e al calo del 4% del desiderio di iniziare un lavoro diverso (che riguarda il 14%).  (26 gen - red)

 

 

 

 

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