Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TERREMOTO IN NEPAL PIU’ DI 4 MILA MORTI

 “Le persone non hanno dormito tutta la notte, raccolti nelle strade e negli spazi all’aperto per tenersi al sicuro durante le numerose scosse di assestamento che si sono fermate soltanto alle 9 del mattino ora locale, fino a quando un altro terremoto di magnitudo 6.7 ha scosso nuovamente il Paese. Ovunque manca elettricità e la capitale è nel buio totale. Gli ospedali sono pienissimi, centinaia di corpi sono accatastati in tutte le strutture sanitarie e migliaia di feriti sono sdraiati per le strade aspettando le cure mediche. Non c’è assolutamente la capacità di rispondere ai reali bisogni della popolazione”. E’ devastante lo scenario descritto da Kathmandu Bimal Phnuyalil, Segretario Generale di ActionAid Nepal. Il paese è in ginocchio dopo il terremoto di magnitudo 7,9 che sabato ha colpito tutto il Nepal e in particolare la zona intorno alla capitale Kathmandu. Sono oltre quattromila i morti provocati dal terremoto, i feriti quasi cinquemila ma il bilancio è destinato a salire. Domenica una scossa di assestamento di magnitudo 6,7 ha causato nuove valanghe sul monte Everest.  “E’ complicatissimo accedere ai 21 distretti colpiti dal sisma, perché è impossibile viaggiare in qualsiasi direzione – continua Phnuyalil - le strade sono crollate ovunque o comunque eccessivamente pericolose e dunque impraticabili. Un membro del parlamento è morto nelle zone rurali e a chiunque della popolazione è stato fatto divieto di viaggiare. ActionAid in Nepal ha un importante numero di reti di giovani e donne lungo tutto il Paese che raggiungono le zone più remote per portare assistenza alla popolazione. Cinque dei distretti dove solitamente lavoriamo sono stati colpiti dal sisma. Abbiamo immediatamente attivato la nostra rete locale e attraverso una comunicazione costante tra di noi stiamo cercando di stabilire i bisogni prioritari in ognuna delle aree colpite. Non appena le reti locali avranno identificato le tipologie di intervento risponderemo immediatamente, per ora sappiamo che servono assolutamente cibo, acqua e rifugi temporanei”. Sono 4 gli italiani uccisi dalle valanghe.

FARNESINA: 40 ITALIANI ANCORA IRREPERIBILI – Nel frattempo, l’Unità di Crisi della Farnesina prosegue l’attività di ricerca dei connazionali coinvolti nel sisma e mantiene il contatto con le famiglie degli italiani nel paese. Sulla base di testimonianze dei compagni di viaggio, 4 connazionali risulterebbero deceduti nella zona di Langtang, tuttora difficilmente accessibile. A Kathmandu è presente un advanced team dell’Unità di Crisi e della Protezione Civile, che opera in coordinamento con l’Ambasciata a New Delhi, il Consolato generale d’Italia a Calcutta, e il console onorario nella capitale. Allo stato attuale risultano irreperibili circa 40 cittadini italiani mentre le segnalazioni pervenute alla Sala Operativa dell’Unità di Crisi nel corso delle ore successive di sabato hanno consentito di rintracciare sinora - oltre agli 8 turisti inizialmente registrati su www.dovesiamonelmondo.it – più di 300 connazionali non registrati che erano presenti nell’area colpita dal terremoto. Il ministero degli Affari esteri sta lavorando con il Comando Operativo Interforze (COI) per l’invio di un primo velivolo militare C130 al fine di effettuare i primi rimpatri dei connazionali presenti nella capitale, nonché di un ulteriore volo militare più capiente che potrebbe raggiungere Kathmandu nei prossimi due giorni allorquando sarà possibile organizzare e far convergere sull’aeroporto della capitale un maggior numero di connazionali.

UNA DELLE REGIONI A PIÙ ALTO RISCHIO DEL MONDO - A proposito del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la regione del Nepal, una nota informativa pubblicata sul Blog INGVterremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) spiega: “La zona è nota per la sua attività sismica ed è considerata una delle regioni a più alto rischio del mondo. L’attività sismica della regione è causata dalla convergenza tra la placca indiana, a sud, e la placca euro-asiatica a nord, che ha determinato la formazione della catena dell’Himalaya. Il movimento relativo tra le due placche è di 4-5 centimetri per anno (di cui si stima che 2 cm/anno vengano accumulati lungo il margine meridionale della catena montuosa, v. figura sotto). Questo significa che ogni 100 anni si accumula una deformazione pari a 2 metri di spostamento relativo tra le due placche. Nell’area colpita dal terremoto  non ci sono stati forti terremoti per diversi secoli; per questo motivo la zona intorno alla capitale Kathmandu era considerata un gap sismico".



IL SOSTEGNO DELL'ITALIA - ll ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha espresso ieri con una nota la propria vicinanza al Nepal.  “Con l'obiettivo di contribuire alla drammatica situazione, il Ministro – fa sapere le Farnesina - ha immediatamente disposto un aiuto di emergenza per un ammontare di 300.000 euro. Il finanziamento verrà canalizzato attraverso la Federazione Internazionale della Croce Rossa (FICROSS) e consentirà alla Società nazionale della Croce Rossa nepalese di realizzare attività di primo soccorso in favore delle vittime. Attraverso questo contributo, verranno in particolare realizzate attività di ricerca dei sopravvissuti e di soccorso ai feriti, la distribuzione di generi di prima necessità (scorte alimentari, acqua potabile, coperte) e verrà garantito un alloggio di fortuna alla popolazione civile evacuata dalle abitazioni danneggiate”. "Profondo cordoglio per le vittime del terremoto in Nepal, e sentimenti di solidarietà e vicinanza alla popolazione nepalese" sono stati espressi anche dal Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova. Il Sottosegretario ha ricordato la sua recente visita, alla fine di ottobre scorso, a Katmandu e sulla Piramide di EvK2Cnr, a 5.050 mt di altitudine sul versante nepalese dell'Everest, presso la quale operano scienziati italiani e nepalesi. "Durante la mia visita ho indicato l'impegno italiano a sostenere il Nepal nel suo processo di pacificazione interna. Vogliamo sostenere il popolo nepalese in questa drammatica circostanza", ha commentato il Sottosegretario, riferendosi ai 300mila euro di aiuti di emergenza annunciati ieri dal Ministro Gentiloni per alleviare le conseguenze del grave sisma che ha colpito il Paese centroasiatico. Della Vedova ha inoltre contattato personalmente – come si legge in una nota della Farnesina  - il Professor Agostino Da Polenza, il Presidente di EvK2Cnr, per sincerarsi delle buone condizioni del personale che opera presso la Piramide, dove "gli strumenti di rilevazione sismica sono in funzione e stanno osservando l'evoluzione del sisma", ha riferito Della Vedova.



LA PREGHIERA DEL PAPA  Papa Francesco, dopo il Regina Coeli, ha ricordato quanto accaduto nel Paese centroasiatico: “Cari fratelli e sorelle, desidero assicurare la mia vicinanza alle popolazioni colpite da un forte terremoto in Nepal e nei Paesi confinanti. Prego per le vittime, per i feriti e per tutti coloro che soffrono a causa di questa calamità. Abbiano il sostegno della solidarietà fraterna. E preghiamo la Madonna perché sia loro vicino”.


SOLIDARIETA’ DA EXPO Ieri pomeriggio, il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala ha visitato il padiglione del Nepal, insieme al Vice Commissario Generale del Paese Amrit Shakya. “Siamo molto vicini - ha spiegato Giuseppe Sala - alla popolazione del Nepal in questo momento di grande difficoltà e, in particolare, alle famiglie degli operai nepalesi che da febbraio stanno partecipando alla costruzione del padiglione del loro Paese all’Esposizione Universale. Il 1° maggio, con l’apertura di Expo 2015, daremo il via a una raccolta di fondi per le popolazioni ‎colpite dal terremoto”. “Per quanto riguarda i lavori del padiglione - ha concluso il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 -, sono molto soddisfatto di vedere i grandi progressi fatti dal Nepal. A questo punto, lo spazio espositivo - che ricorda nella struttura architettonica un tempio nepalese e che vede all’opera una squadra di operai scultori per le colonne e i capitelli - credo proprio sarà pronto per l’inaugurazione‎ dell’evento”. (27 apr)

(© 9Colonne - citare la fonte)