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direttore Paolo Pagliaro

A Milano omaggio allo chef artista Roberto Paolini

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Milano omaggio allo chef artista Roberto Paolini

OMAGGIO ALLO CHEF ARTISTA PAOLINI
In occasione dell’Expo, fino al 16 giugno la Galleria Bianconi di Milano presenta “Omaggio a Roberto Paolini”, mostra dedicata alla poliedrica figura dell’artista e chef Roberto Paolini. Negli spazi della Galleria Bianconi, oltre alle opere esposte per gentile concessione dell’Archivio Paolini, grazie alla cui collaborazione la mostra è realizzata, sarà presentata al pubblico per la prima volta l’installazione di inedite sculture in edizione limitata, realizzate per volontà, disegno e secondo le precise istruzioni del Maestro Roberto Paolini. In queste sculture la forma perfetta dell’uovo primigenio, modellato come un golem dalla terra, diviene, per mezzo di uno squarcio netto eseguito dalla mano dell’uomo, ritratto, volto dell’artista e di ciascuno di noi nella nostra individualità e moltitudine ad un tempo. A conclusione del vernissage, nelle suggestive stanze del Palazzo Segreti, seguirà una performance, su invito, della stella emergente della cucina internazionale Roberto Valbuzzi, con la riproduzione di un’opera fedelmente tradotta in creazione culinaria e con la reinterpretazione di selezionati piatti dell’artista e chef Roberto Paolini. (red)

UNA TAVOLA D’ARTISTA
In occasione dell’Expo il Museo Poldi Pezzoli di Milano imbandisce, fino al 15 giugno, una tavola dedicata alla Dieta mediterranea, patrimonio Unesco e realizzata dai giovani designer della Creative Academy, la scuola internazionale di design fondata a Milano dal Gruppo Richemont nel 2003 e che ogni anno forma venti giovani talenti creativi provenienti da tutto il mondo. Apparecchiati, sotto la direzione di Ugo La Pietra, venti coperti: come il numero degli studenti coinvolti e le Regioni d’Italia. Ogni piatto è dedicato a una regione ed è accompagnato da contenitori per le spezie, caraffe, bicchieri, vassoi, piatti di portata, ciotole, contenitori, candelabri. I piatti sono stati realizzati dal laboratorio Puzzo di Milano, da sempre partner di alcuni tra i più importanti designer al mondo e il vicentino Massimo Lunardon, maestro riconosciuto del vetro soffiato a bocca, è l’autore dei bicchieri e degli articoli in vetro. (red)

NELLA SCIENZA DI PIERO DELLA FRANCESCA
La mostra “Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza”, a Reggio Emilia fino al 14 giugno, presenta la figura del grande maestro di Sansepolcro nella sua doppia veste di disegnatore e grande matematico. Per l’occasione è riunito a Palazzo Magnani - fatto straordinario, per la prima volta da mezzo millennio – l’intero corpus grafico e teorico di Piero della Francesca: i sette esemplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva Pingendi (conservati a Bordeaux, Londra, Milano, Parigi, Parma, Reggio Emilia) i due codici dell’Abaco (Firenze), il Libellus de quinque corporibus regularibus (Città del Vaticano) e Archimede (Firenze). La mostra è anche un viaggio straordinario nel Rinascimento, unicità italiana che ha influenzato per secoli l’arte e il sapere dell’Occidente (e non solo) producendo i più grandi capolavori, oggi icone insuperate, della cultura figurativa mondiale e dell’immaginario collettivo. Un viaggio, commentato nell’audioguida da Piergiorgio Odifreddi, condurrà il visitatore tra le opere grafiche e pittoriche di Piero (sarà esposto il suo magnifico affresco staccato del “San Ludovico da Tolosa” del Museo di Sansepolcro) e tra i capolavori pittorici e grafici di altri grandi maestri del XV e XVI secolo quali Lorenzo Ghiberti, Ercole de’ Roberti, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Francesco di Giorgio, Albrecht Dürer, Bernardo Zenale, Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassarre Peruzzi, Amico Aspertini, Michelangelo, e molti altri; opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere (Sbb-Pk Staatsbibliothek di Berlino, Bibliothèque Municipale di Bordeaux, Bibliothèque Nationale de France, British Museum, British Library, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Galleria Nazionale dell'Umbria, Musei Vaticani, Biblioteca Medicea-Laurenziana, Biblioteca Nazionale di Firenze, Biblioteca Ambrosiana, Biblioteca Palatina di Parma, Galleria Estense di Modena, Museo Comunale di Sansepolcro ... solo per citarne alcune). Fulcro dell’esposizione è l’esemplare del De Prospectiva Pingendi della Biblioteca “Panizzi” di Reggio Emilia, uno dei più importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero della Francesca. (red)

PALMA IL VECCHIO, LO SGUARDO DELLA BELLEZZA
E’ dedicata al genio di Palma il Vecchio, tra i pittori più importanti del Rinascimento italiano, la mostra che si tiene alla Galleria d'Arte Moderna di Bergamo, fino al 21 giugno. In mostra, sotto il titolo “Palma il Vecchio. Lo sguardo della bellezza”, 35 opere inserite in un percorso espositivo sostenuto dalla Fondazione Credito Bergamasco che porta Bergamo al centro del flusso turistico di Expo2015. Un appuntamento molto atteso che, per la prima volta, vede riuniti i più grandi capolavori dell’artista bergamasco richiamandoli da importanti musei italiani e esteri, come il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, l’Hermitage di San Pietroburgo o lo Staatliche Museen di Berlino. (red)

IL BEL PAESE DAI MACCHIAIOLI AI FUTURISTI
“Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi”, come recita il titolo della mostra al Museo d'Arte della Città di Ravenna, fino al 14 giugno, intende restituire, attraverso diverse sezioni tematiche, la rappresentazione del paesaggio italiano in quel tratto di tempo, davvero cruciale, che va dall'epopea risorgimentale alla Grande Guerra. La mostra apre con un'ampia sezione introduttiva con la presenza di alcuni dei più noti dipinti di Induno, Fattori, Lega, Guaccimanni, dedicati all'epopea risorgimentale. Si succedono poi diversi altri capitoli di questo viaggio nel tempo lungo la nostra penisola, ma anche in sequenza di modelli espressivi, con dipinti dei maggiori artisti del tempo, come Fontanesi, Caffi, Lega, Costa, Induno, Bianchi, Palizzi, Previati, Segantini. A dar lustro ai molteplici aspetti del nostro Paese non manca la caratterizzazione di personaggi di diversa condizione sociale offerta da Lega, Cremona, De Nittis, Boldini. La parte conclusiva testimonia poi l'avvento del Futurismo, l'avanguardia guidata da Filippo Tommaso Marinetti, con artisti quali Boccioni, Balla, Depero, Carrà, Russolo, decisi a spazzare via ogni residuo della cultura e della sensibilità ottocentesche, prima che la Grande Guerra, vero spartiacque tra i due secoli, segni profondamente anche la continuità e le avveniristiche utopie del movimento. (red)

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