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direttore Paolo Pagliaro

“TROPPI MORTI IN MARE
UE MOSSA IN RITARDO”

“Il nostro grande rammarico, in questo ambito, è legato al ritardo con cui la macchina europea si è messa in moto. Troppi morti, purtroppo, sono stati necessari per risvegliare la nostra coscienza collettiva”: lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento alla London School of Economics, tappa della sua visita londinese. Nel discorso, intitolato “The case for Europe. The italian vision”, il capo dello Stato ha parlato dell’immigrazione come di “un’urgenza epocale per le dimensioni del fenomeno e per la sua drammaticità, su cui l'Europa sta solo adesso iniziando a sviluppare una politica comune”. Mattarella però riconosce che “alcuni passi sono stati compiuti in queste ultime settimane nella giusta direzione. Ci aspettiamo ora che queste decisioni si trasformino in normative concrete, sperabilmente incisive, che diano alle politiche europee di accoglienza la necessaria prospettiva di lungo periodo. Solo attraverso un bilanciamento tra iniziative di brevissimo termine e di più lungo respiro l'Unione Europea potrà infatti essere all'altezza di un fenomeno, quello migratorio, che, come altre volte nella storia dell'umanità potrebbe raggiungere dimensioni epocali. Una incisiva politica estera dell'Unione, che sappia proseguire e potenziare le iniziative di stabilizzazione e pace in Africa e Medio Oriente, che promuova lo sviluppo in queste aree di confine, è la condizione essenziale da rispettare”. “La crisi migratoria ci interroga, inoltre – sottolinea il capo dello Stato -, sia sulla mancata risoluzione dei grandi problemi che affliggono Paesi e popoli che vivono non lontano dalle nostre frontiere sia sulla nostra capacità di dare, insieme, risposte coerenti. Ed è proprio dall’area mediterranea che, in questo momento, giungono le minacce più pericolose per la nostra stabilità, minacce che necessitano di un'Europa forte e coesa in grado di parlare - ma soprattutto di agire - con una sola voce”.

 


ACCUSE A MARE NOSTRUM INFONDATE.
Il capo dello Stato ha ricordato che “di fronte a queste sfide, l’Italia ha avuto la forza di farsi interamente carico della azione di salvataggio delle vite umane in mare, con la missione Mare Nostrum, varata all’indomani della prima, e purtroppo non ultima, tragedia di Lampedusa dell'ottobre 2013”. Poi Mattarella sottolinea che “l’insostenibilità finanziaria di Mare Nostrum e le critiche - davvero del tutto infondate - avanzate da numerosi partner europei circa il presunto effetto di attrazione dei flussi migratori esercitato dall'operazione, hanno di fatto portato alla sua chiusura. Parallelamente è stata avviata la missione europea Triton, che, solo dopo un grande aumento del flusso di migranti e dopo ulteriori tragedie, e molte centinaia di morti, potrà godere di risorse più adeguate al compito che deve svolgere. Triton, per quanto costituisca una rappresentazione concreta dell'impegno comune europeo per la gestione della frontiera mediterranea è la prova tangibile che le risposte emergenziali non bastano”. Prima dell’intervento alla London School of Economics, il presidente della Repubblica ha incontrato a Buckingham Palace la Regina Elisabetta II. Dopo il colloquio privato il capo dello Stato ha visitato la collezione italiana della Galleria della Regina. Mattarella ha quindi incontrato alla Residenza dell'Ambasciatore d'Italia gli esponenti della collettività italiana, il ministro degli Affari esteri, Philip Hammond, e successivamente il personale dell'Ambasciata e i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni italiane a Londra. (Roc – 28 mag)

 

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