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direttore Paolo Pagliaro

FECONDAZIONE, BAGNASCO (CEI): FERMARE CULTURA DELLA MORTE

 FECONDAZIONE, BAGNASCO (CEI): FERMARE CULTURA DELLA MORTE

 “Le terribili conseguenze della biopolitica, dell’arbitrio della politica nelle questioni che attengono la vita umana, sono rese possibili da un indebolimento della famiglia, senza la quale le persone sono in balia di logiche materialistiche ed edonistiche, effetto dell’attenuarsi o addirittura del dissolversi di quel reticolato di affetto, solidarietà e corresponsabilità che dovrebbe essere tessuto per ogni persona da parte della famiglia in cui cresce. Facciamo nuovamente appello ai responsabili politici del nostro Paese, affinché pongano la famiglia al centro delle loro iniziative. Se abbandonata a se stessa, la famiglia più facilmente si disgrega; se sostenuta, tutela la vita e le persone, assicura uno sviluppo più armonico della persona, contribuendo in modo insostituibile alla crescita anche economica della società. Il sostegno alla famiglia è in questo senso anche il migliore degli investimenti in vista di una ripresa economica più rapida e solidale”. Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, aprendo il Convegno per il decennale dell’associazione Scienza & vita nel quale, ha sottolineato Bagnasco, si intende fare il punto “sulle sfide sempre più insidiose che una cultura di morte dissemina sul cammino di tanti uomini e donne, e che finisce per pervadere tutto il tessuto sociale, condizionando le scelte e gli stili di vita”. Ha aggiunto che “ogni giorno affacciano nuove teorie e pratiche contrarie alla vita, sintomi di una malattia spirituale profonda che affligge il nostro tempo”, “dietro alle ideologie che seminano morte e fanno dell’abuso un diritto e della logica del più forte una conquista sociale, ci sta niente meno - dobbiamo esserne consapevoli – che la potenza di Satana”. (red - 29 mag)

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