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direttore Paolo Pagliaro

OGNI ANNO EMIGRANO
CENTOMILA ITALIANI

OGNI ANNO EMIGRANO<br>CENTOMILA ITALIANI

di Paolo Pagliaro

L’anno scorso, per la prima volta, sono stati più di 100 mila gli italiani che hanno deciso di trasferirsi all’estero. Ufficialmente sono stati 101.297, anche se il dato fornito dall'Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all'estero, potrebbe essere approssimato per difetto, visto che non tutti quelli che espatriano si iscrivono a questo particolare registro.

Germania, Gran Bretagna e Svizzera sono le mete principali della nuova emigrazione, in una classifica che comprende poi nell’ordine Francia, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Spagna, Belgio e Australia. 

Ma ci sono ottomila italiani di recente immigrazione anche nel Sud della Cina, in genere professionisti o persone con un alto livello di istruzione. Sappiamo chi sono perché ne ha intervistati molti Luciano Rampazzo dell’Università di Padova. Sappiamo dunque che migra in Cina la crema dei laureati e dottorati, che conosce le lingue e ha una cultura che rende più facile l’adattamento. Oltre a questi migrano però anche operai, artigiani e tecnici pronti a riscoprirsi come maestri di mestieri e arti. Il 65% di loro lavora in attività manifatturiere, nei settori nei quali l’Italia è apprezzata a livello globale: l’industria della moda, dei mobili, dell’occhialeria.

Nonostante alcuni annunci un po’ frettolosi, non siamo ancora arrivati al saldo migratorio negativo, cioè alla situazione per cui gli italiani espatriati sono più degli stranieri che arrivano in cerca di lavoro. Ma ci arriveremo, perché la forbice si va restringendo.

La nuova generazione di emigrati sembra destinata dunque a portare nuova linfa all’ecosistema italico nel mondo di cui parla Piero Bassetti nel suo manifesto per un futuro glocal pubblicato da Marsilio e di cui Eugenio Marino, con il suo “Andarsene sognando” (Cosmo Iannone Editore), propone la colonna musicale. (3 giu)

(© 9Colonne - citare la fonte)