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Fotografia, in mostra l’ “Archivio quotidiano” di Gabriele Sisti

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Fotografia, in mostra l’ “Archivio quotidiano” di Gabriele Sisti

(9 febbraio 2015) Fantasia, creatività, sogno, inconscio. C’è tutto questo nelle foto di Gabriele Sisti. “In questa nuova mostra personale Gabriele Sisti decide di lasciare il mondo della fotografia tradizionale per esplorare nuove possibilità espressive attraverso la tecnica della giustapposizione, in cui combina due o più immagini proprie o di altri artisti per creare nuove narrazioni personali di stampo surrealista”. Scrive, infatti, Diana Di Nuzzo a proposito di “Archivio Quotidiano” la mostra fotografica che l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona (Ptge. Méndez Vigo, 5) ospiterà da giovedì 11 febbraio a venerdì 4 marzo. L’inaugurazione dell’esposizione è in programma giovedì alle 19. La mostra - organizzata dallo stesso Iic - è co-prodotta dalla piattaforma per la tutela degli artisti Patamu.com. Gli scatti di Sisti sono di stampo surrealista anche grazie alla tecnica di giustapposizione di due o più immagini, che l’artista combina per creare nuovi tipi di narrazioni personali. I fotomontaggi - ricorda l’Iic di Barcellona - vengono realizzati a partire da un’immagine che definisce “base”, con una aggiunta di altre parti di fotografie, chiamate “annessi”, fino al raggiungimento del nuovo risultato finale. (red)


SCHEDA / LA MOSTRA


In “Archivio quotidiano” creazione e rappresentazione camminano insieme senza inciampare. L'immagine è vista come uno strumento di trasmissione e intercambio, malleabile e smaterializzata. La fotografia non è considerata tradizionalmente come congelazione del momento, memoria o fonte di verità. La testimonianza cede il posto al teatro, in un percorso che usa il gioco per fare a pezzi la realtà. Sogno e incubo, attrazione e repulsione diventano così aspetti di un mondo che cambia rapidamente, in cui la luce scherza, scalda o gela, senza mai suggerire facili letture nichiliste. Il fotografo diviene a sua volta oggetto del proprio sguardo, protagonista straniato ma consapevole del mondo che attraversa. Lo accompagnano animali, manichini e oggetti deformati: tutti sono parte di un mosaico ottenuto grazie a una tecnica di giustapposizione, che reinterpreta il collage e il fotomontaggio.

(© 9Colonne - citare la fonte)