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Cooperazione, Frigenti: “Il piano triennale
nel segno dell’innovazione”

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Cooperazione, Frigenti: “Il piano triennale <br> nel segno dell’innovazione”

(25 maggio 2017) Il documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2016-2018 “dà degli obiettivi precisi e circoscritti e un progetto globale, come per esempio l’interconnessione e la necessità di trovare modi più innovativi di finanziamento, e dà il senso di come l’Italia si sia adeguata alla nuova agenda per andare incontro al cambiamento”. Lo afferma la direttrice dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Laura Frigenti, in audizione presso le Commissioni riunite Esteri di Camera e Senato. “Siamo in un momento in cui c’è un aumento di crisi di emergenza – aggiunge - che richiedono l’aiuto della comunità internazionale, che si sbatte contro le risorse già limitate” e dunque “bisogna ragionare sugli strumenti finanziari più innovativi. Molte delle possibilità di raggiungere gli obiettivi del 2030” passano per il coinvolgimento dei Paesi “intorno agli obiettivi di sviluppo”. “Bisognerebbe focalizzarsi sempre – ha detto la Frigenti - sull’efficienza e l’efficacia di un intervento: capire se una diversificazione così ampia degli interventi possa avere successo, l’invito a massimizzare l’effettività non è stato ancora raccolto”. Il problema semmai è un altro, secondo il direttore: “Credo sia importante riflettere strategicamente e politicamente su dove investire le nostre risorse in modo da ottenere risultati migliori: nel 2016 sono stati erogati 406 milioni, 557 milioni nel 2017, ma non crescono le risorse dell’agenzia che rimangono sempre limitate nell’organico, stiamo operando con meno del 50% delle risorse, ci sarebbe bisogno di una iniezione di energia”. (Sis)


SCHEDA / L’AGENZIA


L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è una delle principali novità della legge di riforma della cooperazione (125/2014) e ha iniziato ad operare nel gennaio del 2016 con l'ambizione di allineare l'Italia ai principali partner europei e internazionali nell'impegno per lo sviluppo. L'Agenzia rappresenta un modello impiegato in tutti i principali Paesi europei e deve rispondere all'esigenza di una cooperazione più professionale e innovativa, con il necessario grado di flessibilità degli strumenti in uno scenario che è in continuo mutamento. L'Agenzia ha la sua sede centrale a Roma, una sede a Firenze e 18 sedi all'estero per il monitoraggio, l'implementazione e l'analisi sul terreno delle esigenze di sviluppo dei Paesi partner. Il compito dell'Agenzia è quello di svolgere le attività di carattere tecnico-operativo connesse alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione internazionale.

(© 9Colonne - citare la fonte)