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direttore Paolo Pagliaro

Scuola, aumentano gli stranieri Sono romeni i più numerosi

Scuola, aumentano gli stranieri Sono romeni i più numerosi

Sono 814.187 gli studenti stranieri che frequentano le scuole italiane. Il dato si riferisce all’anno scolastico 2014-2015 con un incremento significativo rispetto al 2001/02 quando gli iscritti erano appena 196.414. Gli iscritti stranieri fra il 2009/10 e il 2014/15 sono cresciuti del 20,9%, a fronte di una diminuzione pari al -2,7% fra gli italiani (da 8.283.493 a 8.058.397 unità) e di un decremento del -0,9% della popolazione scolastica complessiva (da 8.957.085 a 8.872.584 alunni). Nell’ultimo anno scolastico considerato (2014/15) si segnala una crescita modesta rispetto all’anno precedente, pari all’1,4% di studenti stranieri (+11.343). I dati sono contenuti nel rapporto annuale del ministero dell’Istruzione e della Fondazione Ismu, “Alunni con cittadinanza non italiana. La scuola multiculturale nei contesti locali. Rapporto nazionale. A.s. 2014/2015”. Il rapporto rappresenta il consueto approfondimento sulla popolazione scolastica con cittadinanza non italiana nell’a.s. 2014/2015. In questa edizione particolare attenzione è stata data alle differenze territoriali, con l’obiettivo di identificare le caratteristiche degli alunni e istituzioni scolastiche nelle diverse regioni, province e nei principali comuni italiani, ricostruendo traiettorie formative, nonché difficoltà e successi nel processo di apprendimento.

ROMENI I PIU’ NUMEROSI - Nell’a.s. 2014/15 gli alunni con cittadinanza romena sono i più numerosi (157.153), seguiti da albanesi (108.331) e marocchini (101.584). A distanza troviamo il gruppo degli alunni di origine cinese (41.707) e filippina (26.132). I dati sulle cittadinanze confermano la forte eterogeneità che ha storicamente caratterizzato il nostro paese. Nelle prime quindici cittadinanze sono presenti tutti i continenti tranne l’Oceania. I romeni sono al primo posto in tutti gli ordini e gradi. Gli allievi di origine albanese sono al secondo posto nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre sono al terzo posto nella scuola dell’infanzia e nella primaria. Nella scuola dell’infanzia i paesi che mostrano percentuali significative superiori alla media sono il Bangladesh (27,1%), il Marocco (25,8%) e l’Egitto (23,8%); nelle scuole primarie oltre al Bangladesh (43,2%) e all’Egitto (39,6) si aggiungono il Pakistan (40,1%) e l’India (39,5%). Nelle secondarie di primo grado gli studenti più numerosi sono originari della Cina (24,7%), della Macedonia (24,4%) e delle Filippine (24,1%). Infine nella secondaria di secondo grado sono particolarmente numerosi gli studenti dell’Europa orientale (ucraini 39,4% e moldavi 38%) e i latinoamericani (peruviani 34% e ecuadoriani 33,9%).

SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE - Aumento significativo delle presenze nelle scuole secondarie di secondo grado nell’ultimo decennio. Nell’a.s. 2014/15, rispetto all’a.s. precedente, si segnala una variazione di presenze di alunni, minima nella scuola dell’infanzia (+0,2%), nella scuola primaria (+3%) e nella secondaria di secondo grado (+2,8%). Diminuiscono gli alunni stranieri nelle scuole secondarie di primo grado (-1.6%), dato già riscontrato nell’a.s. 2013/14. Nell’ultimo decennio, si conferma l’ovvio primato della scuola primaria (scuola dell’obbligo e di durata quinquennale) per il maggior numero di alunni stranieri con cittadinanza non italiana, anche se la distribuzione percentuale nei diversi ordini e gradi mostra una consistente diminuzione in questo livello scolastico (passato da accogliere il 42,8% di alunni cni nel 2001/02 al 35,8% dell’a.s. 2014/15), a fronte di un aumento significativo delle presenze nelle scuole secondarie di secondo grado (dal 14% al 23%). Nell’a.s. 2014/15 sono 291.782 gli alunni stranieri iscritti alle scuole primarie (10,4% del totale), 187.357 gli studenti nella scuola secondaria di secondo grado (7% del totale), 167.068 gli allievi nelle secondarie di primo grado (9,6%) e infine 167.980 i bambini nelle scuole dell’infanzia (10,2%). Si nota che gli alunni italiani sono diminuiti in tutti gli ordini di scuola (tranne che nelle secondarie di secondo grado). L’unico ordine con una crescita nelle iscrizioni è la scuola secondaria di secondo grado, sia per quanto riguarda la presenza di italiani (+0,6%) sia di stranieri (+2,8%).

DIFFERENZE TERRITORIALI – Il Rapporto dedica una speciale attenzione alle differenze territoriali nelle presenze degli alunni cni e nella collocazione delle scuole multiculturali nelle comunità locali, in cui si possono generare rischi di eccessiva concentrazione di stranieri ma anche occasioni e spazi significativi di inclusione educativa e sociale. La regione con più alunni stranieri è sempre la Lombardia. La Lombardia è ancora la regione con il maggior numero di alunni stranieri (in totale, ma anche la maggioranza dei nati in Italia, dei neoentrati), superando le 200mila presenze (201.633), seguita da Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila alunni stranieri), Lazio e Piemonte (oltre 70mila). Solo in due regioni gli alunni stranieri decrescono fra il 2013/14 e il 2014/15 (-3,6% in Valle d’Aosta, -0,1% in Veneto). Nel complesso, nell’ultimo decennio, la crescita maggiore nella presenza di alunni cni, in termini di variazione percentuale, si registra in molte regioni del Sud che hanno visto crescere questa componente del più del 200% (Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania). Per quanto riguarda l’incidenza percentuale, l’Emilia Romagna è la prima regione con 15,5 studenti cni ogni 100 studenti; il Veneto è la prima regione per incidenza di nati in Italia sul totale degli alunni stranieri (62,8%); la Sicilia la prima per incidenza di neoentrati nel sistema scolastico regionale (11,9%).

LE PROVINCE - Le province con più alunni stranieri sono Milano, Roma e Torino. A livello provinciale, nell’a.s. 2014/15 la graduatoria per numero di alunni con cni pone la provincia di Milano al primo posto (80.333), seguita da quelle di Roma (61.172), Torino (37.920) e Brescia (32.678), Bergamo, Firenze e Bologna (con oltre 20mila alunni), Treviso, Verona e Vicenza (con 18-19 mila presenze). Tra le prime 10 province si riscontra una prevalenza dei territori del Nord (tre province lombarde e tre venete), 5 capoluoghi regionali (Milano, Roma Torino, Firenze Bologna). La graduatoria delle province per maggior numero di nati in Italia coincide con la precedente (Milano, Roma, Torino e Brescia), così come quella per maggior numero di neoentrati (Milano, Roma, Torino, Firenze). Il calcolo dell’indice di associazione tra province e principali nazionalità evidenzia che: i tunisini si concentrano soprattutto a Trapani (con ben 13 volte la percentuale di presenza rilevata in Italia) e a Ragusa (10 volte), i cinesi a Prato (9 volte); gli ucraini nelle province campane (oltre 7 volte a Caserta e quasi 7 a Napoli, 5 volte ad Avellino e Salerno, 4 volte a Benevento); gli indiani nelle province di Mantova e Cremona (6 volte), di Latina (5 volte), di Reggio Emilia e Brescia (3 volte); i filippini nelle province di Messina, Cagliari (4 volte) e Milano (3 volte); i moldavi nelle province di Parma (4 volte), Padova e Venezia (3 volte), gli albanesi nella provincia di Pistoia (3 volte), i peruviani nelle province di Milano e Firenze (3 volte), i marocchini nella provincia di Biella (3 volte), i rumeni nella provincia di Agrigento (quasi 3 volte). (Red – 11 mag)

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