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direttore Paolo Pagliaro

Qualcosa si muove
anche nel Sud

Qualcosa si muove <br> anche nel Sud

di Paolo Pagliaro

(13 gennaio 2017) Quando è nata, 10 anni fa, si chiamava Fondazione per il Sud. Adesso - dopo aver erogato 153 milioni di euro e sostenuto un migliaio di progetti di sviluppo sociale che hanno coinvolto 5 mila associazioni e 280 mila cittadini - la preposizione è cambiata e il “per” è diventato “con”: Fondazione con il Sud, a sottolineare che nulla succede se l’idea non viene, come si dice, dal basso.
Finanziato da privati – e in particolare dalle fondazioni di origine bancaria - l’ente non profit presieduto da Carlo Borgomeo racconta in un volume edito da Mondadori questi dieci anni di visioni e storie di un Sud che può cambiare. Ci sono gli 11 giovani studiosi che dall’estero hanno portato in diversi centri o università del Mezzogiorno i loro progetti di ricerca applicata; i 38 ragazzi con sindrome di Down dei quali è stata curata la formazione e garantita l’occupabilità; i detenuti di Lucera e Cerignola che curano la manutenzione e la riparazione degli ausili medici: carrozzine, deambulatori, montascale.

A Napoli la Fondazione ha finanziato il primo consultorio del Sud per i transessuali. E ha sostenuto la cooperativa sociale La Paranza, che nel Rione Sanità – insieme all’Arcidiocesi e all’Associazione L’Altra Napoli - ha restituito alla città due bellezze architettoniche come la Basilica di San Gennaro extra moenia e le sue catacombe. A Palermo, invece, è stato aperto il primo ecomuseo urbano del Sud, ma è in Calabria – nella Locride – che si gioca la partita più impegnativa, con 12 cooperative, 2 associazioni di volontariato e 30 aziende agricole riunite in un consorzio che combatte le mafie.

Partecipando all’incontro per i 10 anni della Fondazione, Amartya Sen ha detto che le cose cambiano in fretta ed è possibile che in futuro – come è accaduto in passato – sia di nuovo il Sud a dettare lo sviluppo. D’altra parte nel mondo – ha ricordato il premio Nobel - non ci sono diverse civiltà, ma ce n’è una sola, quella umana, che non smette di sorprenderci.

(© 9Colonne - citare la fonte)