Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Lariccia, per il cantautore emigrante è ora di ‘Ricostruire’

Lariccia, per il cantautore emigrante è ora di ‘Ricostruire’

“Ricostruire è il mio viaggio nella fragilità. Ne ho osservato le sfumature, colto e trascritto alcuni frammenti, è una metafora della vita alla fine degli anni '10. Anni in cui la natura ha mostrato il suo lato oscuro, anni di terrorismo che ha colpito la metro e gli aeroporti di Bruxelles, anni in cui il sogno europeo sembra aver invertito la marcia: non attrae ma respinge. Il crollo di queste sicurezze si trasmette anche nelle relazioni fra le persone, nell’amore, nella percezione della vita che sembra soffrire dello stesso identico male: la fragilità.”. Giacomo Lariccia presenta così il suo nuovo disco, uscito l’11 marzo, dal titolo “Ricostruire”. Dopo due dischi molto apprezzati dalla critica (entrambi finalisti al Premio Tenco) e concerti in tutto il mondo, il cantautore romano, a Bruxelles da più di un decennio, racconta come è nato il suo ultimo lavoro: “Le canzoni di ‘Ricostruire’ sono impronte lasciate in un cammino introspettivo e la voce che le ha cantate riflette lo spirito di questo percorso: è una voce delicata, mai piena, spesso spinta ai limiti ma che spero riuscirà a proteggere e a consegnare integre le emozioni che l'hanno ispirata. Accanto alla parola ho cercato una musica che fosse sempre carica di energia. Un'energia calma, questa volta, misurata. Nei miei dischi precedenti – aggiunge Lariccia - ho raccontato storie del secondo dopoguerra e degli italiani nelle miniere del Belgio: storie con un fascino inespresso che ho sentito di dover raccontare.  Per Ricostruire ho scelto un'altra strada: ho voluto fortemente che la canzone fosse al centro. Alla fine delle registrazioni di Ricostruire, e solo poco prima di mandare il disco in stampa, ho capito – conclude il cantautore -  che la destinazione del percorso che avevo intrapreso è la consapevolezza di voler Ricostruire. Dopo ogni inciampo”. Lariccia Partirà presto per una tournée che lo porterà in Belgio, Francia, Svizzera, Israele e Italia.

 

IL DISCO La sezione ritmica è stata registrata negli Artwin Studio di Carnières da Mika e Greg Chainis, il pianoforte negli Ibo Studios di Roma, gli altri strumenti negli Jati Studio di Bruxelles da Marco Locurcio. Testi e Musica: Giacomo Lariccia, produzione artistica: Giacomo Lariccia e Marco Locurcio, arrangiamenti: Marco Locurcio, Grafica: Francesco Pirozzi, dipinti di Micael Schepens, stylist: Michela Scavuzzo. Musicisti: Giacomo Lariccia: voce, chitarre acustiche ed elettriche, Marco Locurcio: basso e chitarra elettrici, synth, organo, violoncello, violino, tromba, voci, Jennifer Scavuzzo: voci, Fabio Locurcio: batteria e percussioni, Alessandro Gwis: piano, Nicolas Kummert: sassofono,

(red – 15 mar)

(© 9Colonne - citare la fonte)