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direttore Paolo Pagliaro

Politici noiosi contro politici pop

Politici noiosi contro politici pop

di Paolo Pagliaro

(5 aprile 2017) Ci sono molti modi di raccontare la battaglia politica. Destra contro sinistra. Popolo contro elite. Garantiti contro non garantiti. Per Marco Follini, invece, l’Italia degli ultimi vent’anni può essere raccontata come un campo di battaglia in cui si sono affrontati politici noiosi e politici pop , e questi ultimi sono infine prevalsi, anche se molto momentaneamente.
Nel volumetto intitolato “Noia, politica e politica della noia” pubblicato da Sellerio con prefazione di Pierluigi Celli, Follini ricorda che una volta l’uomo politico - si chiamasse Moro o Berlinguer -  non temeva di apparire grigio e noioso mentre oggi la noia è il suo spauracchio. 
Le due scalate principali dei nostri giorni, quella di Berlusconi e quella di Renzi, si attengono scrupolosamente  al canone di un certo trionfalismo. Tutti e due si proclamano innovatori, tutti e due sprizzano ottimismo, tutti e due trasmettono energia, vitalità, fiducia. Soprattutto tutti e due cercano di mettere la più ampia distanza tra sé e il resto del ceto politico. Per non dire di Grillo che, nota Follini, sta svolgendo la sua avventura politica nel modo più irrequieto e più immaginifico, senza curarsi di ordinare le cose secondo un metodo, ma badando a tener desta con trovate ad effetto l’indignazione del suo popolo. 
Alla disinvoltura dei personaggi pop si oppone vanamente, stando a questa lettura, un mondo nutrito di altri valori e forgiato da altre esperienze. E’ il mondo di Ciampi e Napolitano, di Prodi e Padoa Schioppa, di Monti e di Enrico Letta.
Gli altri si fanno capire al volo, loro molto meno. Sono noiosi. Ma Follini prevede che allo stesso noioso destino non potrà sottrarsi il racconto fantasmagorico di una politica che si rinnova, cambia, scarta, accelera, archivia, ricomincia, questa girandola di storie tutte nuove eppure tutte a loro modo così simili.  E’ solo questione di tempo.

(© 9Colonne - citare la fonte)