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Legge elettorale
Renzi al bivio

Legge elettorale <br> Renzi al bivio

di Paolo Pagliaro

(2 maggio 2017) Secondo le rilevazioni auditel, il pubblico tende a cambiare canale quando negli studi televisivi la discussione si sposta sulla legge elettorale. Con i suoi meccanismi spesso sofisticati, i suoi trabocchetti e il suo non detto, le legge elettorale è la tipica materia per addetti ai lavori e non è un caso che per darle un nome si ricorra al latino, sia pure maccheronico: Tatarellum, Porcellum, Mattarellum, Italicum e così via.

E’ un peccato che la questione delle regole sia così poco popolare, perché si tratta in realtà di una questione cruciale, come spiega bene oggi Paolo Mazzanti su inpiu.net. Nei prossimi giorni – scrive Mazzanti - Matteo Renzi dovrà decidere chi sarà il suo avversario alle prossime politiche e lo farà attraverso la nuova legge elettorale.

Se sceglierà di confermare il premio di maggioranza alla lista, estendendolo al Senato e magari introducendo anche un premio di governabilità per chi raggiunge il 35% dei voti, come ha proposto Di Maio, vorrà dire che Renzi ha deciso lo scontro diretto con Grillo, una specie di sfida finale tra i riformisti e i radicali, come avverrà domenica prossima in Francia tra Macron e la Le Pen. In questo caso Renzi dovrà cercare di conquistare i voti del centrodestra, cosa che sinora gli è riuscita solo in minima parte.

Se invece il Pd sceglierà il premio alla coalizione, come propone Berlusconi, favorirà la ricomposizione del centrodestra, sceglierà come antagonisti principali Berlusconi e Salvini e dovrà impegnarsi nella ricucitura del centrosinistra, non solo con Pisapia, ma anche con gli scissionisti, per cercare di riconquistare l'elettorato in libera uscita della sinistra. Ancora pochi giorni e sapremo quale avversario avrà scelto Renzi.

(© 9Colonne - citare la fonte)