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Fedeli-Lorenzin
polemica assurda

Fedeli-Lorenzin <br> polemica assurda

di Paolo Pagliaro

(12 maggio 2017) Di fronte al rischio che la prossima campagna elettorale si faccia pro o contro le vaccinazioni, la ministra della salute Lorenzin e quella dell’istruzione Fedeli hanno deposto le armi e messo fine a una polemica dagli esiti rovinosi.


Contrapporre il diritto all’istruzione e quello alla salute non è certo il modo giusto per rispondere agli allarmi che vengono dall’Istituto Superiore di Sanità, che da tempo segnala l’aggravarsi di quella che orami è una vera e propria epidemia di morbillo e rosolia, con 1920 casi registrati dall’inizio dell’anno.
La copertura vaccinale era cominciata in Italia a metà degli anni Ottanta. Prima di allora, i casi segnalati si contavano nell’ordine delle decine di migliaia l’anno. Il fatto che - dopo un lungo periodo in cui il fenomeno sembrava debellato - adesso il numero degli infettati torni a salire viene messo in relazione al calo delle vaccinazioni in età pediatrica Secondo un rapporto del ministero della Salute, il numero dei vaccinati è passato in breve tempo dal 90 all’85%.


C’è da dire che, fortunatamente, molte Regioni stanno facendo buon uso delle loro competenze in materia di sanità. Ieri la Lombardia ha deciso di accreditare solo gli asili nido che garantiranno quattro vaccinazioni obbligatorie: l'antidifterica, l'antitetanica, l'antipolio e l'antiepatite B. Un presidio per i 60 mila bambini che entrano all'asilo e per le loro famiglie. Stanno facendo lo stesso il Piemonte, la Toscana e il comune di Trieste. Quanto al governo, oggi Gentiloni ha annunciato per la prossima settimana il decreto sulle vaccinazioni obbligatore. Il principio ispiratore di questi provvedimenti è stato riassunto efficacemente dal medico Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia dell'università San Raffaele di Milano, che ha dichiarato: “chi non vaccina i propri figli è un cretino”.

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