Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

In pista gli atleti
dello ius soli

In pista gli atleti <br> dello ius soli

di Paolo Pagliaro

(22 giugno 2017) Da domani in Francia, a Lille, si disputa la Coppa Europa di atletica leggera, storico trofeo riservato alle nazionali. L’Italia partecipa con 49 atleti. 16, cioè un terzo, sono figli di stranieri.  Nel lancio del disco femminile, ad esempio, avremo in pedana Daisy Osakue, 21 anni, figlia di nigeriani, nata a Torino, ospedale Mauriziano.  E’ la più promettente discobola italiana da quando frequentava le scuole medie, ma fino a 18 anni è rimasta straniera.  Una volta per strada le hanno dato della scimmia,  ma non porta rancore. Il vero dispiacere è stato quello di non poter gareggiare con la nazionali giovanili, come i suoi risultati le avrebbero consentito.


E’ di origini nigeriane per quanto nato a Casalmaggiore (Cremona) anche il velocista  Escosa Desau detto Fausto, staffetta 4 per 100. Nel 2011 stabilì ad Ancona la miglior prestazione italiana allievi sui 60 metri, ma il primato fu accreditato alla Nigeria.  Yassin Bouih, mezzofondista, è stato più fortunato: nato a Reggio Emilia da genitori marocchini è riuscito ad avere la cittadinanza a 12 anni e si è quindi risparmiato qualche tormento. L’atletica l’ha conosciuta quando a scuola fu organizzato un corso e si iscrissero in tre:  lui, un brasiliano e un ghanese.  A Lille potremo applaudire alche il quarto italiano più forte di sempre nel salto in lungo, quest’anno per ben due volte oltre il muro degli 8 metri.

Si chiama Kevin Ojiaku, ed è un nigeriano nato a Ivrea.
In una società che sta cambiando pelle, lo sport è stato più lungimirante della politica. Dall’inizio del 2016 esiste una legge che permette ai minori stranieri di essere tesserati presso le federazioni sportive italiane. E’ stato chiamato ius soli sportivo e può essere applicato ai minori entrati in Italia prima di compiere 10 anni. Alcune federazioni - hockey su prato, atletica, pugilato -  hanno iniziato ad applicare il principio ancor prima che diventasse legge per tutti. Per la maglia azzurra, però, occorre comunque attendere i 18 anni e la cittadinanza.

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)