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direttore Paolo Pagliaro

La Germania sta bene e si tiene la Merkel

La Germania sta bene e si tiene la Merkel

di Paolo Pagliaro

Domenica in Germania 60 milioni di persone sono chiamate a eleggere il nuovo Parlamento e su molti giornali tedeschi - tradizionalmente attenti a quello che accade nel resto del mondo - questa è la terza o quarta notizia. 
Viene dato per scontato che la Cdu-Csu di Angela Merkel vincerà le elezioni e che lei sarà confermata per la quarta volta cancelliera. Merkel dice che mai nella storia i tedeschi sono stati tanto bene”, e i fatti le danno ragione. Il Pil è cresciuto di oltre il 9% in quattro anni e il numero dei disoccupati si è dimezzato. Il deficit del bilancio statale è stato azzerato e anche i redditi hanno ricominciato a crescere. Le esportazioni volano e l’umore è migliorato da quando la nazionale di calcio ha vinto i mondiali. 
L’alternativa alla Merkel dovrebbero essere i socialdemocratici di Martin Schulz , che però sono stati al potere per ben 15 anni durante gli ultimi 19, prima con il cancelliere Schroeder poi come partner della Grosse Koalition. Difficile che lo scontento e la protesta di una parte dei tedeschi possano premiare  loro. Dicono i sondaggi che domenica saranno sei i partiti a superare la soglia di sbarramento del 5%.  Con la sinistra, i liberali e i verdi per la prima volta entrerà trionfalmente al Bundestag anche un partito alla destra della Cdu-Csu, cioè la Afd, che potrebbe diventare la terza forza politica con il 10% e una novantina di deputati.  
Questa Alternative fur Deutschland è contro l’accoglienza dei rifugiati, vuole la chiusura delle frontiere e  l’uscita dall’euro, predica la democrazia diretta  e soprattutto promuove l’idea del riscatto da quella  “cultura della colpa” che sarebbe stata imposta ai tedeschi dopo la seconda guerra mondiale. Tema molto sentito in un Paese che – a differenza dell’Italia - con il proprio passato ha saputo fare i conti.

(© 9Colonne - citare la fonte)