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direttore Paolo Pagliaro

Mafia, fascisti
e astensionismo

Mafia, fascisti <br> e astensionismo

di Paolo Pagliaro

(6 novembre 2017) Il decimo municipio di Roma – il quartiere di Ostia e Acilia - ha 230 mila abitanti, più di città come Padova, Brescia o Cagliari.  E’ stato sciolto due anni fa per mafia e il suo presidente è stato condannato a 5 anni.  Dopo il lungo commissariamento ieri c’era la possibilità di eleggere i nuovi amministratori ma ne ha approfittato solo un elettore su tre: il 65% è rimasto a casa.   Sostiene il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, che  i risultati dell'affluenza dimostrano che Ostia è una  realtà devastata dalla presenza mafiosa e che occorre ricostruire un tessuto molto lacerato.  Che l’affluenza abbia in qualche modo a che fare con le pressioni della criminalità organizzata lo pensa anche la sindaca di Roma Virginia Raggi,  che ha denunciato la presenza di esponenti di un noto clan davanti ai seggi. Val la pena sottolineare che stiamo parlando della capitale d’Italia.  Commentando il 9% ottenuto da Casa Pound, il Corriere della Sera scrive che il campanello d’allarme – per chi tra le forze democratiche, voglia udirlo-  è assordante. Goffredo Buccini   elenca le tante cose che si potrebbero fare per ridurre le sacche di malessere, partendo dalle proposte della Commissione parlamentare sulle periferie e dai 2 miliardi messi a disposizione dal governo.  E finalmente ripristinando la legalità. Federcasa ha censito 49 mila occupazioni abusive, 45 mila case sfitte in manutenzione, 650 mila richiedenti case di edilizia pubblica. “Ma lo Stato e i Comuni – scrive Buccini - non riescono a fare incontrare domanda e offerta, a liberare le case occupate, a mettere in circolo quelle vuote, a riparare quelle danneggiate, a combattere l’idea storta che l’alloggio popolare sia una eredità da lasciare ai figli o un bene da vendere in nero”.  E’ in questa palude che fioriscono Casa Pound e l’astensionismo.

 

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