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Emigrazione, Vignali: rimesse a livelli del 1878

Emigrazione, Vignali: rimesse a livelli del 1878

"Negli ultimi 5 anni abbiamo avuto un milione di iscritti in più all'Aire, che hanno dato origine a fenomeni che sembravano dimenticati come quelle delle rimesse: oggi valgono mezzo punto del Pil, siamo tornati ai dati del 1878. Parliamo di centinaia di milioni che arrivano dalla altra parte del mondo. Questi flussi vanno accompagnati, non possono essere lasciati a loro stessi. Anche per questo abbiamo rilanciato il tavolo con i patronati. Ovviamente ci vogliano strutture diplomatiche adeguate, ed è importante in questo senso il rafforzamento previsto nella manovra". Lo ha detto il direttore generale  per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Maeci, Luigi Maria Vignali, nel suo intervento al convegno del Faim al Senato. Secondo Vignali, questo accompagnamento deve seguire cinque direttrici principali: il primo è appunto accompagnare i flussi, "nella conoscenza della lingua, nella tutela previdenziale, nella conoscenza della legislatura locale". La seconda è "prevenire la irregolarità, e anche questo va fatto attraverso le stesse reti consolari. Non possiamo tollerare che ci siano ancora italiani all'estero sfruttati, come accade in molte parti del mondo" in particolare fuori dall'Unione europea". La terza è "preparare i percorsi di mobilità con formazione e informazione: serve un tavolo sulla mobilità che metta insieme tutto i soggetti per fornire delle chiavi interpretative" circa la scelta da effettuare sul paese di destinazione. La quarta direttrice è "recuperare l'investimento tramite la mobilità circolare, far sì che i nostri emigrati tornino arricchiti di un bagaglio importante". Infine, l'ultima strada è "valorizzare il ruolo dell'italianità anche all'estero: la cucina, il design, la moda" e tutto quello "che può favorire una proiezione migliore e dinamica del nostro paese".

(10 nov - Sis)

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