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direttore Paolo Pagliaro

Parigi-Berlino
un’altra Europa

di Paolo Pagliaro

(9 gennaio 2018) Il 22 gennaio sarà l’anniversario del Trattato dell’Eliseo con cui 55 anni fa De Gaulle e Adenauer gettarono le basi per una collaborazione strategica tra i loro due Paesi, storicamente rivali. Nell’occasione i parlamenti di Parigi e Berlino voteranno una risoluzione comune per rafforzare la collaborazione franco-tedesca e dare nuovo impulso alle politiche europee. Se di questa nuova Europa che si va delineando farà parte anche l’Italia è una delle questioni più rilevanti su cui saremo chiamati a esprimerci con il voto del 4 marzo. Per capire di cosa si sta parlando è utile elencare i temi affrontati nel documento che l’Assemblea nazionale francese e il Bundestag tedesco si accingono ad approvare. Gli impegni riguardano il diritto societario, il regime dei fallimenti e la fiscalità per le imprese. Per quanto concerne il mercato del lavoro, verrà approvato un progetto comune nel settore della formazione e dell’apprendistato, con la creazione di uno «statuto franco-tedesco dello stagista». Sul piano sociale la risoluzione chiederà di uniformare le normative, garantendo diritti analoghi per i cittadini dei due paesi. Nell’elenco delle cose da fare insieme ci sono anche il mercato unico dell’energia e una cooperazione più stretta in materia di difesa, politiche migratorie, lotta al cambiamento climatico. Ci sono infine l’invito a promuovere «la convergenza delle procedure legislative francese e tedesca nella trasposizione delle direttive europee nel diritto nazionale» e l’impegno a riunioni comuni delle due assemblee parlamentari. L’accordo sul documento non è stato facile perché Francia e Germania hanno diverse culture sindacali e di impresa, interessi economici spesso contrastanti e un diverso approccio al problema dei conti pubblici. Ma alla fine ciò che unisce ha avuto il sopravvento su ciò che divide.

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