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direttore Paolo Pagliaro

Società pubbliche
chi nomina chi?

Società pubbliche <br> chi nomina chi?

di Paolo Pagliaro

(13 marzo 2018) In circa 80 società partecipate o controllate dallo Stato, stanno per scadere gli incarichi degli amministratori. Sono circa 350 persone, tra cda e collegi sindacali, e le nomine spettano alla politica. In qualche caso – in attesa del nuovo governo - la strada sarà quella delle proroghe, come è accaduto per l’intelligence, dove Gentiloni ha confermato per un anno nei rispettivi incarichi i direttori del Dis Alessandro Pansa e dell’Aise Alberto Manenti, “con l’intento – ha spiegato il premier uscente - di assicurare certezza e stabilità agli organismi che presiedono alla sicurezza della Repubblica”.

Non è la sicurezza nazionale ma il potere reale la posta in palio per tutte le altre nomine. Scadono in maggio i vertici di Cassa Depositi e Prestiti, il presidente Claudio Costamagna e l’amministratore delegato Fabio Gallia. La Cassa gestisce i risparmi postali degli italiani, ha attività pari a 410 miliardi di euro ed è la terza istituzione bancaria del Paese. Il Tesoro ha una quota dell’83%, il resto è nelle mani delle fondazioni bancarie alle quali spetta indicare il presidente. E’ possibile una conferma di Costamagna, ma circola anche il nome di Giulio Tremonti.

Scadono anche i vertici di Saipem, la società di ingegneria e servizi petroliferi del gruppo Eni guidata attualmente da Stefano Caio e Paolo Colombo. Scade in luglio il consiglio d’amministrazione della Rai, e deve essere confermato o rinnovato l’attuale vertice guidato da Monica Maggioni e Mario Orfeo. Mai come in questo caso sarà decisivo il colore politico del governo, che controlla l’azienda attraverso il ministero dell’Economia.

Deve essere nominato il nuovo vertice dell’Autorità per l’energia, i rifiuti e l’acqua: l’attuale presidente Guido Bortoni esce di scena l’11 aprile. Nell’agenda delle nomine di primavera ci sono anche Antitrust, GSE, servizi elettrici, e Sogei, la più importante società informatica pubblica.

Nell’arco dei prossimi due anni andranno poi a scadenza gli organi societari di colossi come Leonardo, Eni, Enel, Poste, Terna ed Enav. Chi negozierà la composizione e gli equilibri del nuovo governo sicuramente ne terrà conto.

(© 9Colonne - citare la fonte)