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direttore Paolo Pagliaro

DI MAIO: DIALOGO SU TEMI
MA CON LA SQUADRA M5S

DI MAIO: DIALOGO SU TEMI <br> MA CON LA SQUADRA M5S

Sì al dialogo sui temi, ma poca apertura a modifiche alla squadra di governo M5S. E comunque no a governi istituzionali, piuttosto si torna alle urne “perché siamo convinti di crescere”. Luigi Di Maio apre e chiude la porta del dialogo sul governo agli altri partiti, richiamati a un “senso di responsabilità”.  “Le elezioni del 4 marzo sono stato uno schiaffo al vecchio modo di fare politica. Gli italiani hanno dato un forte segnale, postideologico, che credo vada rispettato – dice il candidato premier di M5S in conferenza stampa -  Il nostro programma non è mai stato estremista: ho fatto campagna dicendo che non volevamo uscire dall’Euro  e dall’unione europea e che dovevamo improntare il governo sul dialogo: su questi temi abbiamo avuto oltre il 32% e questa linea la vogliamo portare avanti”.  Da una parte però “noi non contempliamo alcun governo istituzionale, perché gli italiani hanno votato per un movimento e per un programma” e “mi sarei aspettato dalle forze politiche un contatto, e invece vedo forze politiche discutere solo dei loro problemi interni”. Dall’altra “non siamo disponibili a immaginare una squadra di governo diversa da quello che la volontà popolare ha espresso con il 32,5%. La seconda forza politica è a 10 punti da noi, la terza a quasi 15 punti: c’è stata una grande investitura popolare”. E se alla fine nessun contatto con altre forze politiche si dovesse concretizzare? “Sempre più gente si convince che il Movimento 5 Stelle sia l’unica forza politica in grado di smuovere qualcosa, credo dunque che siamo inevitabilmente destinati a crescere in caso di nuove elezioni. Proprio per questo la nostra richiesta di responsabilità dovrebbe essere maggiormente apprezzato”.

(Sis) 

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