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Voto estero, Borghese (Maie):
Ci aspettiamo un Governo attento agli italiani nel mondo

Voto estero, Borghese (Maie): <br> Ci aspettiamo un Governo attento agli italiani nel mondo

 “Ci aspettiamo un Governo capace di rispondere alle esigenze degli italiani nel mondo, un Governo attento agli interessi degli italiani all’estero”. A parlare è Mario Borghese, eletto alla Camera in America Meridionale con il Maie, Movimento Associativo Italiani all'Estero. “Noi rappresentiamo una realtà, che è quella degli italiani che vivono oltreconfine, e abbiamo bisogno – aggiunge il giovane deputato Maie al suo secondo mandato – di un Governo che non li penalizzi” . “Sono nato a Córdoba ma sono di origine friulana, precisamente di Pordenone dove torno spesso – continua Borghese a 9colonne – divido la mia vita tra l’Italia e l’Argentina. Vivo dieci giorni in Italia e dieci all’estero”.

LA RETE CONSOLARE Per Borghese il primo impegno per gli italiani all’estero in questa nuova legislatura sarà legato alla rete consolare che il deputato del Maie definisce “un disastro”: “E’ vergognoso che ci vogliano mesi per il rinnovo del passaporto o per il riconoscimento della cittadinanza. Anni fa avevamo problemi magari legati alle borse di studio oggi le problematiche sono altre. Quello che è fondamentale - sottolinea -  è offrire una rete consolare efficiente. Penso, ad esempio, alla città di Córdoba dove ci sono diverse aziende italiane e molti emigrati italiani: perché si è costretti ad aspettare mesi per avere magari un atto di nascita? Questa situazione non è più sostenibile. La burocrazia va snellita, servono più fondi, sono necessarie riforme. Bisogna ‘aggiornare’ i Consolati e puntare sulla digitalizzazione. Abbattere così le distanze, i tempi, i costi. Servono consolati moderni e dinamici”.  

MADE IN ITALY E NUOVA EMIGRAZIONE Tra le priorità anche la nuova emigrazione – “un fenomeno che va affrontato con responsabilità” -  e il made in Italy: “È una situazione preoccupante quella che riguarda i giovani: in Italia c’è una disoccupazione altissima che porta i ragazzi a patire.  Il nostro però è un Paese bellissimo che potrebbe offrire molto. I giovani dovrebbero fare esperienza all’estero e poi tornare in Italia per contribuire allo sviluppo del Paese. L’Italia è uno dei paesi più belli del mondo e il made in Italy è sempre più apprezzato e ricercato”. E proprio a proposito delle eccellenze italiane riconosciute all’estero Borghese conclude: “Il made in Italy è un prodotto che all’estero piace sempre di più. Si vende. Il nostro problema però è che non siamo competitivi. Offriamo un prodotto buono ma non competitivo. Sono quindi necessarie delle riforme. Il made in Italy nel mondo non deve solo attirare una fascia alta ma anche media: si dovrebbe puntare su una fetta di mercato più ampia”. (2 apr - Gil)

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