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direttore Paolo Pagliaro

Mittente: Wolfgang Amadé Mozart con Tullio Solenghi

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

 Mittente: Wolfgang Amadé Mozart con Tullio Solenghi

“MITTENTE: WOLFGANG AMADÉ MOZART” CON TULLIO SOLENGHI

Dal 17 al 22 aprile il Teatro Vittoria di Roma (Piazza S.Maria Liberatrice 10, Testaccio) ospita “Mittente: Wolfgang Amadé Mozart” con Tullio Solenghi e il Trio d'archi di Firenze (Patrizia Bettotti – violino, Pierpaolo Ricci – viola,  Lucio Labella Danzi – violoncello). Grazie all'accostamento di alcune lettere, scelte all'interno del suo sterminato carteggio, con uno dei suoi ultimi capolavori cameristici (il divertimento per trio d’archi KV563, scritto al termine della sua vita in cui sembrano convergere e sublimarsi tutte le precedenti esperienze compositive), si traccia un ritratto umanissimo e sorprendente di Wolfgang Amadeus Mozart, ripercorrendo le fasi della sua esistenza di cui si scoprono le relazioni affettive e i temi a lui più cari toccando diversi registri espressivi, dal burlesco all’ironico, dal grottesco al tragico. L’eclettico Tullio Solenghi, con la sua sapiente ironia e prorompente personalità, si unirà all'esecuzione del Divertimento dando vita ad un connubio meraviglioso ed intenso, in un alternarsi di ironie, emozioni, facezie e arguzie. Mozart K563. Un capolavoro assoluto per ricchezza dell'invenzione armonica e contrappuntistica e per varietà espressiva del gioco tematico, pieno di sentimenti e stati d'animo. Sofisticato e raffinato, un equilibrio perfetto tra la scrittura 'dotta' e la freschezza popolare, fuse in un unico elemento. Straripante bellezza fatta di virtuosismi, gioco di imitazioni tra le parti, sentimenti meditativi- spirituali, temi contadini, lo stile del carillon e la finezza del ricamo strumentale. Una contagiosa energia vitale che garantisce un coinvolgimento emotivo e sensoriale senza pari.

 

MILANO, ALLO SPAZIO AVIREX TERTULLIANO ALKESTIS 2.1 DI JOHANNES BRAMANTE

Sarà in scena allo Spazio Avirex Tertulliano di Milano (via Tertulliano 70) dal 26 al 29 aprile “ALKESTIS 2.1” scritto e diretto da Johannes Bramante. Protagonisti: Lucia Bianchi, Alessandro Lussiana, Francesca Accardi. Uno spettacolo che si ispira ad un mito che nella sua eternità resta vivo in noi. Un testo ambientato ai giorni nostri, in cui la dimensione tragica e mitologica è interiore ai protagonisti, i quali dimostrano come l’universalità del mito sia insita nell’uomo. Protagonisti un fotografo e una giovane modella. Lui tormentato da una vita senza grandi successi, lei al limite estremo dell’ultima speranza. L’incontro non è dei più felici, la rassegnazione del primo e la poca esperienza della seconda non sembrano inizialmente favorire una feconda collaborazione. Soltanto un gesto estremo e umiliante da parte di lei convincerà, alla fine del loro primo incontro, il fotografo a tentare qualche scatto. Il successo è immediato. Tuttavia come si presentano i primi traguardi, che i due taglieranno con facilità, così si presenta nella mente del fotografo una vecchia idea, un demone nascosto da anni di insuccessi: è la fotografia perfetta, quello scatto che trascenderà le copertine dei giornali e regalerà, a chi l’ha fatto, la gloria del grande artista…

 

AL TEATRO DI DOCUMENTI: 4-05-’98: STRAGE IN VATICANO DI FABIO CROCE

Sarà in scena al Teatro Di Documenti di Roma (via Nicola Zabaglia, 42) dal 2 al 6 maggio lo spettacolo 4-05-’98: Strage in Vaticano di Fabio Croce, regia di Paolo Orlandelli. In scena: Giuseppe Alagna, Antonietta D’Angelo, Emanuele Linfatti. Lo spettacolo è ispirato al triplice delitto avvenuto il 4 maggio del 1998 nella palazzina delle guardie svizzere presso la Città del Vaticano, nel quale perirono il neo-comandante dell’esercito pontificio Aloys Estermann, sua moglie Gladys Meza Romero e il giovane vice-caporale Cédric Tornay. La versione ufficiale fornita dalla Santa Sede poche ore dopo la strage e confermata con la chiusura dell’inchiesta (svolta senza il coinvolgimento della polizia italiana e degli avvocati dei familiari delle vittime), accusa il vice-caporale Cédric Tornay di omicidio-suicidio.

AL PICCOLO ELISEO “SCENDE GIÙ PER TOLEDO” DI GIUSEPPE PATRONI GRIFFI

“Scende giù per Toledo” di Giuseppe Patroni Griffi con e regia di Arturo Cirillo va inscena fino al 29 aprile al Piccolo Eliseo di Roma  (Via Nazionale 183). Cirillo è Rosalinda Sprint, protagonista del celebre romanzo Scende giù per Toledo pubblicato nel 1975 da Giuseppe Patroni Griffi. L’attore, anche regista di se stesso in questo spettacolo, dà voce a tutti i personaggi di quella che sin dal suo esordio è considerata una delle più travolgenti invenzioni letterarie: la storia di un travestito napoletano, emblema della stravaganza e fragilità di una città con i suoi mutanti abitanti. Cirillo si è avvicinato al teatro attraverso lo studio della danza, sia classica che contemporanea. Ha lavorato con Massimo Castri, Pierpaolo Sepe, Davide Iodice, Annalisa Bianco e Virgilio Liberti, Tito Piscitelli, Massimiliano Civica e, soprattutto, con Carlo Cecchi, restando nella sua compagnia dal 1993 al 2000. Successivamente si è dedicato anche alla regia teatrale. Ha ricevuto diversi premi Ubu sia come regista che come interprete, il premio Hystryo, il premio Vittorio Mezzogiorno e, in più occasioni, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Nel cinema ha lavorato come attore con Mario Martone, Silvio Soldini, Wilma Labate, Tonino De Bernardi, Francesco Suriano.

 

AL TEATRO GHIONE “WAR GAME – LA PRIMA GUERRA VIRTUALE”

La guerra non è un gioco. La guerra non si dimentica. La guerra non si rinchiude in un libro di storia. Perché la guerra ha la memoria lunga. Pretende coraggio e merita rispetto. Ieri come oggi. ‘War Game – La prima guerra virtuale’ scritto e diretto da Veruska Rossi, Riccardo Scarafoni e Guido Governale in scena al Teatro Ghione di Roma (via delle fornaci 37) fino al 22 aprile riesce nell’impossibile: far battere il cuore di tre eroi italiani della prima guerra mondiale nel petto di ragazzi di oggi. Perché la guerra non conosce epoche, la guerra è ‘contemporanea’, sempre. Eroi usciti dal passato e adolescenti di oggi su un unico palcoscenico grazie ad un cast di giovani straordinari attori, molti provenienti dalla Compagnia OmnesArtes. La Prima Guerra Mondiale fu la prima “Guerra Tecnologica”. Per uscire dalle trincee e porre fine alla “Guerra di Logoramento”, i due schieramenti furono costretti a inventare nuove strategie e nuove armi. I lanciafiamme, i primi bombardamenti aerei, i primi attacchi con i gas via via sempre più letali, i primi carrarmati, le prime macchine fotografiche montate su velivoli da ricognizione e molto altro. Pur traendo spunto da episodi realmente accaduti, War Game si propone di unire questi elementi e portarli all’attenzione del pubblico di tutte le età in una veste “contemporanea”. In tributo ai Cento anni dalla fine della Grande Guerra, la SistemGameStation lancia sul mercato un nuovo gioco virtuale War Game – La prima Guerra Virtuale. Un divertimento iperrealista che conquista il mondo degli appassionati di videogiochi. E’ la realtà virtuale di ultima generazione, il mezzo con cui quella “storia” arriva nelle case di oggi. Una realtà virtuale mai così reale. Lo spettacolo War Game – La prima guerra virtuale - si propone di omaggiare la memoria di tre eroi italiani. I primi soldati aviotrasportati : I Tenenti Alessandro Tandura e Pier Arrigo Barnaba (Medaglia d’oro al Valor Militare) e il Tenente Ferruccio Nicolosio (Medaglia all’Ordine Militare dei Savoia). War Game è una storia che parla d’amore, di paure, di individualità, di condivisione. Una storia che parla di Storia ma che soprattutto parla a tutti noi.(red – 13 apr)

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