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Sì, è un paese per vecchi

Sì, è un paese <pr> per vecchi

di Giovanna Lasalvia

I dati Istat hanno evidenziato come il numero degli over 70 sia in continuo aumento nel nostro Paese. Per gli italiani la terza età è sempre più un periodo di pienezza e possibilità, una fase in cui la vita ha ancora molto da offrire e dove poter realizzare progetti e sogni. Insomma, chi dice over oggi dice spesso una persona forte, pronta a mettersi in discussone.

A 83 anni Ornella Vanoni ha partecipato, a febbraio, al Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston sono saliti anche i Pooh in una versione insolita: da una parte la coppia Roby Facchinetti e Riccardo Fogli (73 e 70 anni), dall’altra Red Canzian (66 anni). Tra gli ospiti del festival, invece, Nino Frassica (67 anni) che con Renzo Arbore (80) qualche mese fa ha fatto registrare un vero e proprio boom di ascolti con “Indietro Tutta 30 e l’ode” su Rai2.  Gli appassionati della serie “Don Matteo” con protagonista il 78enne Terence Hill non hanno perso neppure una delle nuove puntate dell’11esima stagione che su Rai1, il giovedì sera, continua a macinare ascolti record. Di questo si è parlato sabato al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e del fatto, soprattutto, che “Don Matteo” ha saputo conquistare i giovani: specie il pubblico di età inferiore ai 25 anni.

Facendo un rapido zapping è facile intuire che molti artisti – già famosi e amati ieri - sono ancora oggi tra i più gettonati. E viene quasi da pensare che l’incessante ricerca di nuovi talenti, di cui la tv da anni si ciba con i suoi talent show, non ha dato poi chissà quali frutti. E, forse, che il pubblico ha semplicemente voglia di vedere in campo dei veri professionisti.

Ed è bello che oggi i giovani siano attenti a quegli “over” che nessuno è riuscito a rottamare.  Non stupisce allora che Al Bano (74 anni) con “The Voice” o Franca Leosini (69 anni) con “Storie maledette” siano stati capaci di scatenare i social network. Il cantante di Cellino ha scaldato Twitter, dove non si sono risparmiati i cinguettii sulle sue stravaganze. La seconda, l’amatissima “divina” come la definiscono i suoi fan, ha mandato in tilt una rete super concentrata sulle sue perle (e c’è anche chi suggerisce di fare delle magliette con le frasi culto della giornalista perché parole come “ardori lombari” non sono certo passate inosservate).

Eterni romantici, nostalgici, ancorati ai “miti” gli italiani seguono oggi personaggi che erano famosi già 20, 30, 40, 50 anni fa. E poco importa se augurano loro un buon 1918 (chi non ha sorriso alla gaffe dell’ex ragazza del Piper a “L’anno che verrà”?).

A guardare il palinsesto la sensazione è che i talent show degli ultimi anni poco hanno rivoluzionato il piccolo schermo. Al timone di programmi di successo o nei ruoli di protagonisti nelle fiction (vedi ad esempio Gianni Morandi ne “L’Isola di Pietro”) troviamo sempre volti noti, quelli che assicurano successo, garantiscono ascolti, mettono d’accordo gran parte del pubblico. Qualcuno sui social se lo chiede ironicamente: “Ci libereremo mai di Bruno Vespa o Pippo Baudo?”.

Ma non sono solo gli over vip a “funzionare” in tv. In Italia sono oltre 13 milioni gli over 65 e molti sono ben ambientati nel piccolo schermo. Su Rai3, ad esempio, è andato in onda “Non ho l’età” che ha suscitato grande interesse e tornerà con nuove puntate a settembre. Il programma ha accompagnato il pubblico alla scoperta della vita sentimentale e non di uomini e donne di età compresa tra i 70 e i 94 anni. Cosa ne è venuto fuori? Che in Italia innamorarsi, amarsi e persino sposarsi dopo i settant’anni non è più un tabù. Nelle sue quaranta puntate, “Non ho l’età” ha raccontato, infatti, quaranta storie di nuove coppie di over 70 portando allo scoperto un nuovo, inedito e straordinario fenomeno sociale. L’83% degli italiani – la conferma arriva anche dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare  - crede infatti che sia possibile, e ormai sempre più comune, iniziare una relazione autentica e soddisfacente dopo i 65 anni.  Ne saranno sicuramente convinti i concorrenti del “Trono Over” di “Uomini e donne”, altro successo targato Maria De Filippi (con tanto di fenomeno Gemma): ed è chiaro, vedendo certe immagini, che la tv ha bisogno di loro (generano curiosità, sorrisi e ascolti) e loro della tv (è un’occasione per vivere una nuova vita).

Ma se spegniamo la scatola magica e guardiamo ai Palazzi? Anche lì gli over hanno il loro peso. Pietro Grasso (72 anni) avrebbe serenamente “potuto fare il nonno” - come lui stesso aveva dichiarato -  salvo decidere poi di diventare leader di una nuova realtà politica. L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (92 anni) ha tenuto al Quirinale una delle consultazioni più lunghe e al presidente Sergio Mattarella ha messo anche fretta. Tuttavia, il vero protagonista “over” è oggi Silvio Berlusconi con i suoi 81 anni. ll siparietto-show al Quirinale mentre Matteo Salvini parlava (gesti, labiali e occhiate che hanno scatenato l’ironia del web) lo conferma. Ed è ancora sempre lui, con le sue parole, battute e dichiarazioni, ad avere capacità di unire o dividere una coalizione.

Rottamare a quanto pare non è dunque semplice. I cambiamenti fanno paura e non sempre piacciono. Il più delle volte spaventano (4 dicembre docet). Anche se va sottolineato che una piccola rivoluzione è già in atto visto che il voto del 4 marzo ha eletto il più giovane Parlamento della storia repubblicana.

Appurato che gli over di oggi sono lontanissimi dall’idea di declino - hanno voglia di innamorarsi, di avere ruoli di comando, di mettersi in gioco e  di darsi da fare - non resta che ammettere che se sono i “grandi” che continuiamo a seguire è forse perché tutti, più o meno, siamo alla ricerca di punti di riferimento, ancore, colonne, buoni esempi. Stabilità e non precarietà. Saggezza e non rischio. Esperienza e non improvvisazione. E pazienza se il presente somiglia sempre un po’ al passato. 

(© 9Colonne - citare la fonte)