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direttore Paolo Pagliaro

Cgil-5 Stelle
affinità elettive

Cgil-5 Stelle <br> affinità elettive

di Paolo Pagliaro

(24 apr) Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, ex comunista, ex di Rifondazione, da qualche anno vota  Movimento 5 Stelle. Perché – spiega – lì c’è un’attenzione e un rispetto verso il lavoro che altri partiti hanno perso. “Hanno un loro insediamento sociale, alcune parole d’ordine sono anche nostre”, ha detto Rappa intervistato dal Diario del Lavoro.
Il dirigente della Fiom è in buona compagnia. Secondo una ricerca che l’istituto Tekné ha svolto per la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, il 4 marzo ha votato 5 Stelle un iscritto alla Cgil su tre, il 33%. Solo un iscritto su due ha votato per il centrosinistra: 35% per il Pd, 11% per Leu e 4% per +Europa.  Il 10% ha votato Lega. Sono numeri significativi, dato che la Cgil ha 5 milioni e mezzo di iscritti e il 92% è andato a votare.
D’altra parte sono numerosi gli obiettivi che Cgil e 5 Stelle condividono: ad esempio, smantellare il Jobs Act, reintrodurre l’articolo 18, garantire un reddito minimo e riformare la legge Fornero.
Un altro dato sui cu riflettere è che la delusione e l’infedeltà elettorale nei confronti della sinistra non significano affatto fuga dal sindacato, che continua invece a dare segni di grande vitalità. Alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze nel pubblico impiego, la scorsa settimana, c’è stata una partecipazione molto alta, in alcune città ha votato il 90% degli aventi diritto. Hanno vinto i sindacati confederali e hanno perso gli autonomi, ma soprattutto ha vinto la voglia di esserci e di contare.

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