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Billi (Lega): Imu e voto, a lavoro per italiani nel mondo

Billi (Lega): Imu e voto, a lavoro per italiani nel mondo

 

“Le trattative sono seguite dal nostro leader, Matteo Salvini. Quello che mi auguro è che nasca un governo forte e duraturo per il bene del Paese: vediamo quello che succede”. Simone Billi, che alle elezioni politiche del 4 marzo è stato eletto alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Estero Europa come esponente della Lega nella lista di centro-destra Berlusconi-Salvini-Meloni, commenta così a 9colonne l’attuale scenario politico. “Alle elezioni la Lega come partito ha preso due deputati (l’altro in Sud America ndr). Questo per noi è già un risultato importante”. Da 6 anni residente in Svizzera, a Zurigo, Billi lavora in una multinazionale nel settore Energetico come Intellectual Property leader. E’ da poco rientrato in Italia dopo “incontri molto fruttuosi a Londra, Berna e Zurigo” e ha ben chiare le prossime iniziative da portare avanti per gli italiani nel mondo: “Imu e riforma del sistema elettorale”. Senza dimenticare la “necessità di gestire meglio i fondi a disposizione”. Billi ha, infatti, anche di recente sottolineato che “Comites e Cgie così come sono oggi vanno aboliti” dicendosi però disponibile ad ascoltare, lavorare, “collaborare per migliorare” questi organismi di rappresentanza.

COMITES E CGIE “Auspico sia per quanto riguarda i Comites sia per quanto riguarda il sistema ‘Case d’Italia’ una svolta più manageriale – dice Billi - Oggi è quello che ci vuole, specie alla luce della carenza di fondi e delle crisi economica. Penso ad un sistema più efficace: ad esempio alla possibilità di organizzare eventi a pagamento nelle ‘Case’. Potrebbero così autosostenersi”.

GAVETTA E ASSOCIAZIONISMO Il deputato leghista eletto all’estero ha iniziato a fare associazionismo “per curiosità” quando è arrivato in Svizzera. Ha scoperto così “un nuovo mondo. Anzi più di un mondo: mondi diversi. Quello della prima emigrazione, legata a persone che hanno lasciato l’Italia nel dopoguerra, quello della seconda emigrazione, fatto dai figli degli emigranti che sono rimasti lì, e, infine – continua Billi - la nuova emigrazione fatta da expat e da chi emigra per cercare lavoro perché non lo trova in Italia. Va sottolineato – aggiunge il deputato - che chi emigra oggi per cercare lavoro non emigra solo dal Sud Italia ma anche dal Nord. E la cosa è molto preoccupante. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di candidarmi e di impegnarmi”. Alle spalle Billi ha anni di gavetta visto che è nella sua Firenze che ha iniziato ad impegnarsi come professionista della società civile prestato alla politica “e la politica genera una sorta di dipendenza, ma l’ho sempre fatta per passione non per avere qualcosa in cambio” (è stato responsabile organizzazione del movimento Giovanile a Firenze e successivamente, dal 2004 al 2009, Consigliere per il Popolo della Libertà). “Ho in preparazione 8 atti che depositerò a breve – racconta Billi a 9colonne – la mia idea è quella di lavorare anche insieme agli altri eletti all’estero su tematiche importanti per gli italiani nel mondo. Tra queste ci sono sicuramente l’Imu e la riforma della legge elettorale. E’ auspicabile cambiare le modalità di voto all’estero ma è necessario discutere e studiare bene il nuovo sistema. Non sarà facile, ci vorrà del tempo: è un tema complesso. Quello che è certo è che il voto degli italiani all’estero va tutelato: è un diritto poter votare. Gli Italiani in Europa sono circa 2 milioni e mezzo e nel mondo circa 5 milioni, come una seconda nazione”.

UNA COMMISSIONE BICAMERALE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO A proposito delle polemiche sui possibili brogli legati al voto estero di cui si è discusso a marzo, Billi precisa: “Lo scrutinio dei voti a Castelnuovo di Porto è una bolgia infernale, il sistema elettorale per noi italiani all’estero va di sicuro migliorato”. “Io – conclude Billi – ho dato a tutti, ad esponenti del Pd come del Movimento 5 Stelle, la mia disponibilità per lavorare insieme e cercare così di portare avanti temi importanti che riguardano gli italiani all’estero. Spero che riusciremo a metterci seduti tutti intorno a un tavolo e trovare punti d’incontro. E’ doveroso. Quello che vorremmo proporre è una commissione bicamerale per gli italiani all’estero che ci permetta di risolvere le questioni principali. Speriamo che nei prossimi giorni si possa realizzare”. (8 mag - Gil)

 

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