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direttore Paolo Pagliaro

Si decide il futuro
del sistema politico

di Paolo Pagliaro

(29 maggio 2018) A questo punto tocca soprattutto alla Lega, e in misura minore al M5S, decidere in che direzione portare il sistema politico italiano: se i due partiti si presenteranno insieme alle prossime elezioni, l’alleanza sovranista probabilmente trionferà e  la frattura fra una larga maggioranza del Paese e gli attuali assetti politici e istituzionali diventerà definitiva. Lo scenario cambierebbe radicalmente se Salvini invece dovesse andare al voto dentro lo schema del centrodestra, alleato con una Forza Italia che appartiene al Partito popolare europeo e ha respinto l’ipotesi dell’impeachment del Capo dello Stato. In questo caso la Lega potrebbe allora tentare la via di un mutamento anche profondo delle strategie nazionali, che sappia però recuperare e valorizzare una parte almeno delle risorse politiche e istituzionali oggi disponibili, evitando al Paese traumi eccessivi.

E’ quanto scrive oggi sulla Stampa lo storico Giovanni Orsina, tra i non molti che in questi giorni si sforzano di leggere in profondità dinamiche e possibili sbocchi della convulsa attualità politica.

Uno sguardo lungo che si ritrova anche nella breve storia dell’antipolitica che Orsina ha pubblicato recentemente per Marsilio con il titolo “La democrazia del narcisismo”. Qui il professore mette in fila gli eventi che hanno scandito la nostra vicenda pubblica dal 2011 al 2018, e prolungando questa linea nel futuro giunge alla conclusione  che Partito Democratico e Forza Italia sono destinati  a deperire ulteriormente fino magari a scomparire, mentre 5 Stelle e Lega saranno le nuove forze egemoni del sistema politico.  Che vada così non è scontato, perché anche in politica l’imponderabile e il fattore umano hanno un peso rilevante. Ma Orsina lo ritiene molto probabile.

 

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