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Cgie: Benvenuto Moavero Milanesi, ora bicamerale
per italiani nel mondo

Cgie: Benvenuto Moavero Milanesi, ora bicamerale <br> per italiani nel mondo

Il Consiglio generale degli italiani all’estero “con un forte sospiro di sollievo, prende atto dell’esito positivo della lunga fase di stallo, che per quasi tre mesi ha tenuto in sospeso l’agibilità del governo del nostro Paese ed augura i migliori successi al nuovo governo insediatosi in Italia”, si legge in una nota del segretario generale Michele Schiavone. Il Cgie dà “il benvenuto al nuovo Ministro degli esteri e della Cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, che assume anche la presidenza del nostro organismo, mettendosi a piena disposizione per sostenere con uno spirito di squadra programmi e progetti di breve e medio termine, con l’auspicio di una sana e proficua collaborazione per favorire un ritorno dell’Italia nei massimi consessi mondiali – continua la nota -. Quanto più forti sono l’impatto e gli effetti degli italiani all’estero sullo sviluppo del nostro paese per una valorizzazione virtuosa, tanto più concreta ed urgente risulta la richiesta di affidare la politica per gli italiani all’estero direttamente ad un ministro impegnato esclusivamente in questo ambito, così come già avviene in diversi paesi europei confrontati con lo stesso fenomeno migratorio”. “La stessa istanza – afferma Schiavone - è indirizzata al Governo affinché si arrivi, a diciassette anni di distanza dall’approvazione del voto all’estero, all’istituzione di una Commissione parlamentare bicamerale che lavori espressamente per regolamentare gli aspetti più essenziali tesi a governare la vita delle Comunità italiane costituite fuori dai confini nazionali, tenendole legate ad un filo di interessi e di rapporti positivi”.

ITALIA PIU’ FORTE ALL’ESTERO Il Cgie ringrazia “i Presidenti del consiglio Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, i ministri degli esteri e della cooperazione internazionale Emma Bonino, Federica Mogherini, Paolo Gentiloni e Angelino Alfano, il Viceministro Mario Giro e il Sottosegretario Vincenzo Amendola, che si sono succeduti nei ruoli e nel lavoro svolti durante la XVII.ma legislatura. Il loro lavoro e il servizio di promozione del nostro Paese nei diversi ambiti della vita nazionale e delle istituzioni internazionali sono serviti a rafforzare in Italia e all’estero i valori costituenti della Repubblica italiana, caratterizzata da una forte attenzione per gli italiani che vivono all’estero”. “Negli ultimi anni – riflette Schiavone - la popolazione italiana residente fuori dal nostro paese è cresciuta clamorosamente, tant’è che si assiste inesorabilmente ad un vero e proprio nuovo fenomeno migratorio, come quelli registrati nelle fasi più buie della diaspora. L’alto numero di italiani all’estero richiede oramai interventi di politiche continue e immediate, di prevenzione per chi intende trasferirsi all’estero e di un’attenzione politica costante e mirata per chi vive all’estero; una rinnovata politica inserita nel progetto di società e di governo per valorizzare quelle già straordinarie potenzialità, che contribuiscono in termini economici, sociali, culturali e scientifici a potenziare il suo soft power”. (Red – 4 giu)

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